CERATOPHRYS
ORNATA
Informazioni
generali
Il
suo nome scientifico è Ceratophrys Ornata
ma è più comunemente conosciuta e chiamata come “rana ornata cornuta”, per
via del piccolo corno che si forma appena sopra ogni occhio nel punto in cui le
palpebre superiori vengono “fermate”; viene anche soprannominata,
specialmente negli USA, “rana Pac-man” per descrivere eloquentemente la sua
apparenza quando si avventa contro la preda: sembra essere “tutta bocca”!
Anfibio
carnivoro con una eccezionale velocità di crescita; entro due settimane dalla
schiusa, avviene la metamorfosi già alla forma adulta e spesso, acquistata
della dimensione di una monetina, può raggiungere i 10-15 cm. entro pochi
mesi.
Habitat
La
Ceratophrys appartiene alla specie di “rane cornute” native delle zone
tropicali e delle foreste pluviali nel Nord Argentina, Uruguay, Rio Grande e
Brasile ; poche specie di queste rane possono vivere in regioni più aride.
Descrizione
La
Ceratophrys presenta un corpo tondo, paffuto, modellato con piccole demarcazioni
che partono dalla grande testa e si sviluppano sul dorso.
La sua caratteristica principale è questa “larga” bocca, grande
quasi come l’intera testa e dotata di forti e tenaci mascelle e di una larga e
carnosa lingua.
Grazie
alla sua particolare e variegata colorazione, che varia dal giallo-bianco al
verde scuro con disegni rosso e neri, riesce a mimetizzarsi senza alcun problema
allo strato di fogliame nella foresta, rimanendo in attesa che arrivi la preda.
Svolge
la maggior parte delle attività durante il giorno e, come tutte le rane, dorme
tenendo gli occhi aperti.
Comportamento
Abbastanza
“pigra” nei movimenti, la Ceratophrys normalmente attende che la preda le si
presenti di fronte; in rare occasioni azzarda una spinta in avanti, aiutata
dalle sue esili gambe, per afferrare una preda che può inghiottire in un solo
boccone.
Potrebbe
accadere quindi che, scambiati per una preda comoda da raggiungere, possa
morderci un dito nel momento in cui la stiamo per toccare.
Anche se la si può tenere tranquillamente tra le mani, non ama particolarmente trovarsi in questa situazione e oltretutto la sua pelle è molto sensibile a qualsiasi contatto esterno perché è predisposta ad essere un “organo “ supplementare della respirazione.
Scelta
di un esemplare
Scegliere
sempre una rana con la pelle pulita, la pelle macchiata o opaca potrebbe essere
segnale , oltre che di una muta in corso, di cattiva
salute.
Controllate
bene anche il terrario dove è tenuta , purtroppo in molte occasioni viene
mantenuta in condizioni ambientali e igieniche non idonee che possono incidere
sul suo futuro stato di salute.
L’animale
deve avere dei buoni riflessi e delle buone reazioni che si pssono determinare
controllando la presenza del rapido movimento della sacca posta sotto la
mascella e sentendola emettere una sorta di suono molto intenso e di breve
durata.
Se
si desidera tenere più di un esemplare, assicurarsi che le dimensioni di
entrambi gli animali siano simili;
le rane più grandi possono facilmente mangiare le piccole.
Terrario
Le
dimensioni del terrario dovranno essere valutate in relazione alla velocità di
crescita di questi anfibi; è consigliabile quindi valutare le dimensioni della
rana pienamente cresciuta.
Un
buon terrario può essere di circa 50 cm. di lunghezza, 30-40 cm. di profondità
ed altrettanti di altezza.
Il
materiale consigliato è sempre il vetro perché più facile da pulire e da
disinfettare (rispetto al plexiglas o al legno ). L’apertura potrà essere frontale con ante
scorrevoli lateralmente o a ghigliottina; lateralmente saranno disposte delle
apposite aperture per la circolazione dell’aria (qualora dovesse essere
coperto ).
La Ceratophrys non è una rana saltatrice e nemmeno predisposta alla fuga quindi il terrario potrebbe essere anche sprovvisto di coperchio; tuttavia, dovendola tenere ad una certa temperatura, il fatto di essere scoperto può provocare dispersione di calore.
Il
terrario deve essere costituito in modo da poter contenere anche una zona
d’acqua; in natura la ceratophrys trascorre la maggior parte del suo tempo sul
fondo di fogliame delle foreste pluviali che è molto bagnato e rende l’ariacircostante
molto umida; in cattività non è facile mantenere un buon livello di umidità e
quindi bisogna intervenire creando apposite “zone” e inumidendo spesso le
pareti e l’arredo.
Il
fondo del terrario può essere costituito da muschio e corteccia
e deve essere mantenuto sempre pulito per evitare la formazione di muffe.
Nella
zona intorno al muschio possono essere disposte delle piante ( vere o
artificiali ) che verranno regolarmente vaporizzate per mantenere costante il
tasso di umidità. L’arredo può essere completato aggiungendo sassi o piccoli
tronchi.
In
natura la Ceratophrys ama nascondersi nello strato di fogliame del fondo delle
foreste, in cattività dovremo provvedere a ricrearle delle piccole tane nel
muschio di fondo e ricoprendo il tutto con pezzi di corteccia di sughero o
piante.
Importante
è comunque sistemarla in un terrario il più possibile “ospitale” nel quale
l’animale si possa sentire al sicuro e possa soddisfare le principali necessità.
Riscaldamento
e illuminazione
Essendo
un animale tropicale, la Ceratophrys richiede una sistemazione calda. Per
riscaldare il suo terrario è consigliabile utilizzare una piastra riscaldante , da porre sotto il fondo
, di dimensioni leggermente inferiori all’intera area, in modo da creare anche
una piccola zona meno calda (qualora l’animale ne avesse necessità). La
piastra può essere tenuta in funzione per tutto
l’arco della giornata; nei mesi più freddi si può utilizzare un ulteriore
fonte di calore disponendo un faretto a raggi infrarossi che potrà servire
soprattutto di notte.
La
temperatura all’interno del terrario deve essere sui 28°C; tramite un
termometro sarà possibile controllarla con più sicurezza.
La
“zona” dell’acqua dovrà essere ben riscaldata in modo da consentire alla
rana di trascorrervi parecchio tempo.
Per
quanto riguarda l’illuminazione, se il terrario sarà coperto, si potrà
sistemate un piccolo neon
o un faretto.
Manutenzione
e cura
Alimentazione
Già
da piccole, le rane possono incominciare a cibarsi di grilli , camole e altri
piccoli insetti; in relazione alla crescita, sarà possibile inserire nella
dieta anche piccoli topi.
Tutto
il cibo andrà, almeno un paio di volte alla settimana, arricchito con vitamine,
con le quali verrà integrato anche quello delle piccole prede.
Letargo
Periodicamente
durante l’anno, la rana può andare in parziale letargo.
In questo periodo può smettere di cibarsi e di bere e può anche non stare nell’acqua ma trascorrere la maggior parte del tempo sul substrato di muschio.
Normalmente
non avviene neanche la muta della pelle; la pelle viene “trattenuta”
indurendosi su tutto corpo , dando all’animale l’apparenza di essere completamente
avvolto in una pellicola di plastica.
Tra
questo strato di pelle protettiva e la rana, può esserci una sottile
deposizione di umidità che permettere all’animale di respirare attraverso il
corpo piuttosto che tramite le
narici chiuse.
Questo
particolare periodo di letargo deve avvenire quando la temperatura può causare
disturbi all’animale (troppo caldo o troppo freddo) e deve essere seguito
molto attentamente ; l’ambiente deve essere sempre confortevole e la rana deve
essere controllata riguardo alle condizioni fisiche. Quando si sentirà pronta,
avrà la necessita di bagnarsi per ammorbidire la pelle e procedere alla muta;
dopo questa operazione, riprenderà a mangiare.
Note
medicali…
Bisogna
porre molta attenzione nell’intervenire medicalmente su un anfibio: i normali
disinfettanti utilizzati frequentemente
per i rettili, Betadine e acqua ossigenata, sono particolarmente tossici per gli
anfibi e non devono essere assolutamente usati.
E’
possibile usare antisettici e
soluzioni topiche ad uso umano, ma per qualsiasi problema più serio di una
piccola ferita, si consiglia di rivolgersi al veterinario.
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