M A N T E L L A

Il Madagascar è un luogo dove si trovano una flora e una fauna uniche al mondo quali particolari mammiferi, spettacolari camaleonti, uniche e coloratissime piante e originalissime rane.

Un piccolo ma altamente distinto gruppo sono le Mantella, che include specie con una colorazione talmente sorprendente e sensazionale da essere paragonabile solo alle Dendrobatidi.

Incluse nella Famiglia delle Rhacophoridae , endemiche del Madagascar sono caratterizzate per un particolare modello di riproduzione, prive di "calli nuziali" nelle mani, possiedono ghiandole femorali; ne esistono di due generi: Mantidactylus e Mantella.

La Mantella presenta particolari affinità nell'aspetto, nelle abitudini, e nella colorazione con gli esemplari appartenenti alla Famiglia delle Dendrobates.

Rane di piccole dimensioni, la femmina della specie più grande raggiunge appena i 38 mm.(Mantella viridis) mentre i maschi adulti di M.Aurantiaca raggiungono solo i 15 mm. presentano una elle morbida, occhi grandi e arti ben sviluppati.

La pelle di alcune specie è provvista di ghiandole mucose e granulari modificate con tossine la cui sostanza, una volta secreta, le protegge contro potenziali predatori.

Alcune specie "segnalano" a loro tossicità attraverso la colorazione dorsale, come nel caso dell'appariscente giallo-arancio della M.aurantiaca o le bande nere e gialle poste tra le zampe della M.madagascariensis.

Non tutte le specie risultano particolarmente tossiche e quindi hanno una colorazione meno pronunciata e confidano di più su una distinzione di toni o su una colorazione di camuffamento per allontanare i predatori.

Per catturare le prede ispezionano tutti i tipi di buchi, fenditure, fessure, crepe e nascondigli; le prede preferite sono termiti, piccoli scarabei, moschini, ermi, acari e tutti quegli insetti sufficientemente piccoli da poter essere mangiati.

La lingua estensibile e appiccicosa è un mezzo estremamente preciso per la cattura delle prede anche se, quando il suo utilizzo non è possibile impiegano le estremità anteriori per aiutarsi a bloccare la preda in modo che sia più facile ingoiarla.

Le abitudini riproduttive sono differenti rispetto quelle di molti altri generi di rane: L'accoppiamento, la cova delle uova, la fertilizzazione e parte dello sviluppo delle uova sono interamente terrestri.

Nella lotta per aggiudicarsi il compagno e il luogo della covata entrambe i sessi possono essere estremamente territoriali.

Le femmine, cariche di uova, localizzano una depressione nella terra, dentro ad una cavità umida, sotto un tronco, sotto il fogliame o rocce umide e depositano dalle 25 alle 120 uova che saranno fertilizzate da uno o più maschi. In un ambiente arido, con il rischio di essicamento delle uova, entrambe i sessi possono aver cura della covata controllando e mantenendo il  livello di umidità appropriata.

I piccoli una volta liberatisi dall'uovo , tramite una serie di contorsioni, raggiungeranno la fonte più vicina d'acqua o permarranno nella massa gelatinosa in attesa che l'ambiente si inumidisca tramite l'acqua piovana.

Nella Mantella arboricola l'ovofagia è piuttosto predominante;le uova sono depositate in cavità umide ed è possibile che alcuni girini si alimentino delle uova, embrioni o girini della stessa "covata". Con il corpo appiattito lateralmente, la coda pronunciata e la bocca a ventosa la forma dei girini risulta essere particolarmente aereodinamica.

Le giovani rane che raggiungono al metamorfosi sono estremamente poche.

La colorazione da adulto non si sviluppa prima dei 2-6 mesi dopo la metamorfosi.

A parte un paio di specie, le Mantella sono rane terrestri che pare abbiano occupato tutta una serie di habitat entro i quali si incontrano in stagni, pantani di montagna (M.aurantiaca), pendii di montagna (M.baroni e betsibeo), su strapiombi (M.cowanii), valli ombreggiate (M.pulchra), terreni aridi (M.exectata),boschi frondosi di terra bassa (M.bernhardi),sponde di ruscelli (M.expectata), cespugli e alberi (M.laevigata) e anche letamai (M.betsileo).

Sono rane principalmente diurne e sviluppano la maggior parte delle loro attività durante il giorno, nonostante trascorrano molto tempo nascoste nella boscaglia o all'interno di anfratti muschiosi sopra i bordi dei ruscelli o di altre fonti d'acqua presenti nel loro habitat.

La maggioranza delle specie appartiene a zone ben ristrette di distribuzione, benchè all'interno di quest'area possano essere localmente abbondanti, specialmente durante il periodo dell'anno più umido.

La Mantella bernhardi ad esempio, è attualmente ristretta ad una parte di bosco la cui dimensione è più piccola di un campo di calcio, quest'ultimo baluardo della specie si trova circondato da terra coltivata e va gradatamente sparendo per la popolazione locale che disbosca le foreste.

Solo una specie, la Mantella aurantiaca, è protetta a livello internazionale, mediante la sua inclusione nell'appendice II della CITES; la recente proposta di includere tutte le altre specie di Mantella nel CITES è stata rifiutata sebbene alcune siano ovviamente molto più rare della M.aurantiaca.

Solo poche di queste specie occupano grandi aree di distribuzione; la più adattata sembra essere la M.betsileo che si è impadronita di aree con destinazione umana o la M.madagascariensis che ha piccole popolazioni sparse sopra parecchi metri quadrati dal centro ad est del Madagascar.

MANTELLA VIRIDIS

Con una dimensione tra i 28/35 mm, risulta essere una delle maggiori specie descritte.

Esistono due tipologie in questa specie; la più conosciuta di colorazione sul grigio-verde con bande scure laterali e quella che presenta una dimensione leggermente più piccola, con colorazione verde-lime con fasce nere ben delimitate; entrambe presentano una banda bianca intorno alla bocca e il ventre di color nero tendente al blu.

La femmina ha dimensioni maggiori del maschio.

L'unica apparizione conosciuta di questa specie, oltre all'area madagascariense,  è stata trovata a pochi chilometri nelle montagne francesi.

Questo tipo di habitat è esposto a pronunciati periodi di secco e di alluvioni. La vegetazione è composta da bosco secco di foglie con densa copertura di fogliame.

La fase attiva della M. viridis comincia in dicembre all'inizio del periodo delle alluvioni; si è potuto constatare che disponendo solo di pochi mesi con un grado di umidità sufficiente, i piccoli crescono molto più rapidamente.

Durante il periodo di secco, le rane rimangono nel fogliame della boscaglia estremamente inattive, uscendo solo per alimentarsi.

MANTELLA BETSILEO

La sua area di distribuzione è molto vasta, i posti nei quali si trova questa specie si estendono dal nord-est fino all'ovest del Madagascar; come zona più a sud nella costa est si annota l'isola di St.Marie.

L'habitat si compone di temporanea umidità, molta ombra e la vegetazione consiste in varie specie di grandi felci; anche se molte volte la si può incontrare in zone sabbiose o baie circondate da alberi.

Nei boschi vivono tra il fogliame ma è possibile trovarle anche in acque ferme così come in acque con flussi più rapidi.

Questi habitat così poco specifici aggiunti al facile adattamento a diverse regioni climatiche e biogeografiche, fanno sì che sia la specie di Mantella più diffusa.

MANTELLA LAEVIGATA

 

 

 

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