PELLE

La pelle degli anuri è liscia e sottile anche se alcune volte può presentare verruche che attribuiscono un aspetto più aggressivo , come nel caso dei rospi.

La pelle è formata da due strati, rispettivamente :

l' epidermide, lo strato più esterno

il derma, lo strato più interno.

L'epidermide è formata da vari stati di cellule mentre il derma mostra una struttura spugnosa.

Lo strato più esterno delle cellule dell'epidermide è soggetto a periodiche rinnovazioni che conosciamo come muta. Questo strato contiene depositi di cheratina che possono essere più o meno abbondanti in relazione all'habitat dell'animale. Per esempio, i rospi che hanno abitudini più terrestri presentano grandi accumuli di cheratina e la loro pelle è più secca.

Perchè serve la cheratina? La cheratina è una proteina fibrosa molto resistente che serve agli anfibi come protezione contro l'indebolimento e in certo modo evita la perdita di acqua. Contrariamente alla cheratina che formano le piume di certi uccelli, i peli dei mammiferi o le squame dei rettili, quella degli anfibi è più blanda.

Nel derma si incontrano due tipi di ghiandole: mucose e sierose.

Le mucose hanno il compito di mantenere umida la pelle mediante la produzione di muco mentre le sierose producono un "veleno" acquoso che serve per proteggere gli animali dai potenziali predatori.

Veleno, poichè è certo che tutti gli anfibi hanno la capacità di produrlo ma il grado di tossicità del medesimo varia in relazione alla specie e soprattutto non comporta una possibile suddivisione fra esemplari velenosi o non; tutti gli anuri possiedono le ghiandole del veleno e quindi tutti potrebbero essere potenzialmente tossici.

Tale tossina può "colpire" in maggior o minor modo in funzione della sua tossicità. Tenendo nella mano una Hyla arborea non si riscontrerà alcun problema dato che la nostra epidermide è grassa e questa rana è poco tossica ma se prima di lavarci le mani, ci tocchiamo gli occhi o zone del corpo più sensibili rispetto le mani, è possibile che insorga un fastidio anche da questa specie praticamente innocua.

Al di la di produrre queste semplici irritazioni, alcuni anuri sono decisamente pericolosi come alcune specie della famiglia Dendrobatidae, Phillobates terribilis, il cui veleno può produrre la morte quasi istantanea e pare che gli indios utilizzino tale veleno per ungere le frecce con le quali cacciano gli animali pericolosi.

Sempre nel derma si possono incontrare cellule incaricate alla colorazione della pelle che ricevono il nome generico di cromatofori. I cromatofori possono accumulare il pigmento in un punto concreto o disperderlo per la pelle dando luogo a una colorazione omogenea.

Secondo il grado di eccitazione che presentano queste cellule la colorazione può aumentare o diminuire di intensità e a loro volta possono servire agli animali per "creare" colorazioni criptiche (tonalità di colorazione della pelle simili alla superficie sopra la quale sono posati).

Si distinguono tre tipi di cromatofori:

Xantofori : i più superficiali e presentano pigmenti come il rosso,giallo e arancione

Iridiofori : situati sotto gli anteriori producono un pigmento argentato cristallino

Melanofori : sono i più profondi e contengono melanina, responsabile della colorazione scura

La funzione degli iridiofori è di agire come specchio, la luce che incide sopra la pelle e raggiunge queste cellule è riflessa fino agli xantofori che sono al livello superiore e il risultato di tale interazione è la produzione di una o più colorazioni.

 

 

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