SCHELETRO E MUSCOLATURA

Ad un certo punto dell'evoluzione i requisiti per fare un'entrata trionfale nell'ambiente terrestre era avere potuto sviluppare nell'acqua un potente scheletro di sostegno che fosse capace di muovere l'animale con una certa scioltezza nell'ambiente tenendo conto di tutte quelle considerazioni che ci sono riguardo le differenze esistenti fra l'aria e l'acqua.

Gli anuri presentano uno scheletro interno osseo completo di ossa e cartilagini che offrono una protezione meccanica e di sostegno ai muscoli, al sistema nervoso e agli organi interni.

Il grado di robustezza dello scheletro è variabile tra le varie specie e relazionabile anche al loro stile di vita. La specie Ceratophris ornata necessita di potenti mandibole aiutate da potente muscolatura per la cattura dei piccoli vertebrati che formano la parte maggiore della sua dieta.

Importanti per la suddivisione sistematica degli anuri le caratteristiche della struttura scheletrica, in particolare della colonna vertebrale e dei cinti scapolare e pelvico. Rispetto ai loro presunti predecessori gli anuri hanno ridotto il numero delle vertebre toraco lombari, per cui forme nelle quali la regione vertebrale che precede l'osso sacro risulta costituita da 9 elementi, saranno più arcaiche rispetto a quelle in cui è formata da 8 o meno.

La rana tipica presenta otto vertebre troncali ed un urostilo nell'estremo posteriore corrispondente alla fusione delle varie vertebre caudali.

Le costole sono presenti solo negli anuri più arcaici e mancano nei gruppi più evoluti. L'unica vertebra sacrale può articolarsi al coccige mediante uno o due condili oppure essere fusa con questo mentre le apofisi trasverse possono essere cilindriche o larghe e piatte, dalle apofisi partono le ossa iliache, parallele al coccige,fino all'ischio e al pube nella cavità del femore. Radio e ulna sono fusi al pari di tibia e fibula; l'astragalo e il calcagno sono uniti dalle sole estremità e in poche specie risultano fuse tanto da formare un unico elemento osseo.

Il cranio è molto più leggero rispetto agli antenati per una minore ossificazione e un profilo più depresso. Si differenziano due zone con diversi gradi di sviluppo: frontale e posteriore.

La frontale è dove si localizzano la narice, gli occhi e l'encefalo e presenta un grado di sviluppo molto maggiore della parte posteriore dove teoricamente dovrebbero esserci state le branchie degli antecessori, i pesci.

La conformazione di mani e piedi è legata alle abitudini di vita delle varia specie; alcune presentano dita negli arti posteriori, oppure nei posteriori così come negli anteriori, collegate da membrane natatorie che in alcune forme le racchiudono completamente, in altre ne uniscono solo il tratto basale. La parte terminale di tutte le dita può essere appuntita, allargata a forma di T o recare o meno nella parte inferiore dischi adesivi, di dimensioni e forme varie, mentre su quella superiore possono comparire cuscinetti o squame.

La dentatura può avere una distribuzione molto diversa anche nell'ambito di singole famiglie; in alcune forme è presente solo nella mascella superiore mentre in altre manca sia su questa che sulla mandibola e solo in un genere è presente su entrambe le mascelle. Molte specie possono essere dotate di denti palatini.

La maggior parte degli anuri presenta un sistema muscolo-scheletrico specializzato per il salto e il nuoto, grazie a contrazioni simultanee che realizzano dai muscoli estensori delle loro estremità posteriori.

Gli anfibi, contrariamente ai pesci che si muovono per contrazioni miotoniche del tronco, dipendono dalla colonna vertebrale che utilizzano a modo di albero di trasmissione perdendo la flessibilità che aveva nei pesci e convertendosi in un albero rigido che trasmette la forza dalle estremità posteriori al resto del corpo.

Si è sempre creduto che la muscolatura dei tetrapodi derivi dai muscoli radiali che muovevano le pinne dei pesci primitivi ma la disposizione della muscolatura nei tetrapodi è divenuta talmente complessa che risulta difficile stabilire evidenze o parallelismi per confermare tale ipotesi. Comparandp le differenze e somiglianze della muscolatura dei pesci con quella degli anfibi si nota che i pesci presentano una muscolatura troncale organizzata in una serie di bande (miomeri) che permettono la flessione laterale del corpo ma l'evoluzione particolare a cui sono stati sottoposti ha dato luogo a nuove strutture muscolari. I muscoli dorsali permettono che la testa sia unita alla colonna vertebrale e la muscolatura ventrale serva per contenere le interiora negli anfibi che non vivono nell'acqua.

 

Il sistema muscolare è molto importante negli anuri perchè provvede ai movimenti del corpo e alla protezione di molti organi.

I muscoli sono i meccanismi dietro tutti i movimenti degli anuri. Le ossa non sono abili al movimento proprio ma si muovono quando i muscoli "tirano" su di loro. Questo "tiraggio" è dato da stimoli nervosi che dirigono le cellule muscolari a contarsi. I muscoli sono uniti alle ossa t6ramite tendini che "tendono" sulle ossa durante le contrazioni causando il movimento.

I muscoli proteggono anche gli organi degli animali facendo da barriera tra di loro e l'esterno.

Le cellule muscolari sono un tipo di cellule molto interessanti essendo le uniche  che possono espandersi e contrarsi; quando la rana estende le sue zampe, le cellule muscolari possono attuare estensione o allungamento così che i movimenti possono essere utilizzati in modo diverso. I muscoli lavorano in coppie antagoniste e ciò permette che quando cellule muscolari estendono, le cellule nel muscolo opposto contraggono o accorciano; senza questo processo il movimento sarebbe impossibile.

 

 

 

 

 

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