TYLOTOTRITON VERRUCOSUS

 

 

 

 

Caratteristiche

 

Tritone dalla particolare testa triangolare molto schiacciata, caratterizzata da una cresta ossea piuttosto prominente a forma di V invertita. 

In mezzo al corpo si estendono due linee laterali sporgenti con delle sorte di verruche (12/14) che nascono dall'altura dell'estremità anteriore e terminano fondendosi con la coda. Spesso si osserva una cresta dura in mezzo alla linea vertebrale.

 

La sua colorazione fa di questo tritone un animale particolarmente vistoso: sopra ad un fondo di colore marrone scuro, sul dorso appare una vistosa colorazione gialla o arancione che inizia dalla testa e si prolunga per tutta la cresta della colonna vertebrale, nelle protuberanze laterali , fino a terminare con la coda completamente arancione.

 

La pelle, di tessuto granuloso, contiene un potente alcaloide particolarmente pericoloso per i suoi nemici. Iniettato in concentrazione debilitante ad un ratto, gli produce la morte in pochi minuti; sulle persone può causare una forte irritazione delle mucose. 

La zona con maggior concentrazione di ghiandole produttrici del veleno coincide con l'area colorata del corpo dell'animale, quindi possiamo considerare la sua colorazione come una forma di rimarcare un potenziale pericolo per i possibili predatori.

Quando l'animale si sente in pericolo, fa vibrare la coda sopra la schiena, mentre schiaccia il corpo rialzando i suoi tubercoli laterali vivamente colorati e ricchi di ghiandole velenose.

Al contrario, quando l'animale si bagna, il suo peculiare colore si confonde col suolo pietroso dei torrenti, distorcendo i suoi reali contorni e producendo un effetto criptico.

 

Il T. verrucosus raggiunge una dimensione totale di circa 15/20 cm.

 

Il suo habitat sono i boschi umidi di regioni montane in vicinanza di lente correnti d'acqua e fra il manto di fogliame.

Lo si trova nelle montagne ad ovest della Cina, nella regione dell'Himalaya e lo Yutan, Birmania, la zona più estrema del nordest dell'India, il nord Thailandia e Nepal.

 

 

Riproduzione

 

Il periodo riproduttivo inizia a marzo e si prolunga durante tutta l'epoca delle piogge.

L'accoppiamento avviene in acqua; una volta che ha annusato la femmina, il maschio si inserisce sotto di lei e la abbraccia con le sue zampe anteriori. Dopo un periodo che, secondo lo stato recettivo della femmina, può oscillare entro parecchie ore e vari giorni, avviene la fertilizzazione.

Il maschio libera tre piccoli spermatofori a forma di cono e li posiziona all'inizio della cloaca della femmina producendo così una fecondazione esterna.

Entro 10/20 giorni dopo la fecondazione, le uova, in piccoli gruppi di 10/15 vengono fissate alle pietre semisommerse nell'acqua.

Normalmente il numero totale delle uova è tra le 40/60, anche se spesso ci sono covate di 100 uova.

 

Le larve nascono entro 10/15 giorni dopo e misurano approssimativamente 10 mm.

Con un periodo di sviluppo di 100/150 giorni, la loro metamorfosi è relativamente lenta.

Una volta avvenuta la metamorfosi, raggiungono i 5/6 cm. di dimensioni e verso il secondo, terzo anno, la completa maturità.

 

I maschi possiedono una cloaca molto più prominente e tendono ad essere più piccoli e stilizzati rispetto alle femmine. Entrambi posseggono avambracci molto grandi.

 

 

Alimentazione

 

A terra gli adulti si alimentano di lombrichi, di insetti e di larve di questi e in generale di tutti i piccoli invertebrati terrestri.

Le larve sono carnivore e nel periodo acquatico si alimentano di parameci, dafnie, piccoli crostacei e tutti i piccoli invertebrati acquatici.

 

 

Stato e protezione

 

Il T. verrucosus non compare come esemplare protetto nella CITES anche se, per l'esportazione incontrollata avvenuta in questi ultimi anni, specialmente nella zona thailandese, rischia l'estinzione o comunque un serio pericolo che ciò avvenga in tempi brevi.

 

 

 

 

 

 

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