COLORAZIONE

 

 

 

 

 

 

 

 

Una delle caratteristiche salienti riguardo la colorazione, è l'abilità che possiede la maggior parte dei pesci di modificarla secondo certe condizioni o momenti.

La colorazione in molti casi indescrivibile di alcune specie, i riflessi metallico fosforescenti in altri, ci dimostrano che la natura si avvale di differenti segnali attraverso i quali si possano identificare i membri di una medesima classe.

I colori permettono innanzitutto che all'interno della medesima specie si differenzino situazioni diverse, stati particolari ecc.

I colori sono prodotti da cellule pigmentarie conosciute come cromatofori.

Il colore si può osservare attraverso le squame (solo quando sono trasparenti) dato che non esistono al di sopra di esse cellule pigmentate.

I cromatofori sono caratterizzati dal colore che trasportano; possiedono particolari pigmenti (cromatociti) che a secondo del colore si denominano:

I pesci sono capaci di produrre alcuni pigmenti ma altri devono essere forniti dalla dieta. Per esempio, essi non producono carotene naturalmente, accumulano carotene dalla loro dieta e lo trasferiscono dentro le cellule pigmentarie che producono il rosso, il giallo e l'arancione. L'intensità del pigmento dipende dalla quantità e qualità di carotenoidi assunti con il cibo. Il pigmento carotenoide che si fonda in molti invertebrati marini è l'astaxantina ; un altro pigmento che deriva dall'assunzione di cibo è la ficocianina; questo pigmento è blu ed è prontamente fondato nelle alghe blu-verdi.  L'abilità del pesce ad immagazzinare pigmenti, l'hanno acquisita dalla loro dieta che ha molta influenza sul loro aspetto.

Varie tinte sono possibili dalle combinazioni di differenti strati di cromatofori. Le cellule che trasportano più di un pigmento sono chiamate cromatofori composti; molti pesci che hanno una colorazione verde sulle loro scaglie, hanno uno strato con pigmento giallo ed un altro strato in alto che disperde luce e riflette il colore blu. Ci sono altri tipi di cromatofori che non ritengono pigmenti.

I cromatofori sono caratterizzati da forme irregolari di ramificazioni di cellule le quali sono spesso a formazione di stella. Dato che queste cellule sono separate, ciò permette ai pigmenti granulari di differire in prossimità della superficie ed essere quindi dispersi o aggregati. Quando il pigmento è disperso attraverso la cellula, il colore della pelle è forte e scuro. Quando i granuli di pigmento sono aggregati al centro della cellula, i granuli prendono un colore più opaco e la pelle è pallida.

Differente colore appare nella zona peritoneale, negli occhi e alcune volte attorno a parti del sistema nervoso centrale.

L'aggregazione e dispersione dei pigmenti di colore nei cromatofori sembra dipendere da un controllo neurale e ormonale. Molti pesci  differiscono riguardo il tipo di controllo. In alcuni pesci, gli ormoni sono molto significativi nel determinare la pigmentazione, mentre in altri solo il controllo nervoso influenza l'intensità del colore. facile che la maggior parte dei pesci combini i due tipi di controllo. Sia il sistema endocrino che quello nervoso hanno un effetto sulla colorazione; la ghiandola pituitaria controlla i melanofori da secrezioni ormonali dirette all'incremento della produzione di pigmenti durante la vita del pesce , evidenti all'inizio della maturità.

Leucofori (bianchi) e iridofori (iridescenti) sono altri tipi di cromatofori incapaci di produrre pigmenti e quindi incolori.

I leucofori contengono purine, normalmente guanine, nella forma di piccoli e mobili cristalli nel citoplasma.

Gli iridofori sono i responsabili della brillantezza metallica e contengono molti pigmenti cristallini di guanina (che è una sostanza che riflette molto la luce)  e sono fondati in larghi e non mobili cristalli.

Questi cristalli sono molto larghi nei movimenti negli iridofori ma sono raggruppate a fornire una superficie riflettente e la base su strutturale colorazione dei pesci;dato che sono cristalline in natura esse riflettono diverse quantità di luce.

Il tipo di purine determinano la posizione dei riflessi di luce e l'orientamento dei cristalli all'interno del citoplasma. Queste strutture controllano l'apparizione di colori agli occhi. Le sottili cellule di guanina sul corpo dei pesci creano uno strato di riflessi che produce iridescenze bianche, blu e violette.

Quando arriva la radiazione luminosa alla pelle del pesce, la guanina scompone la luce come se fosse un prisma assorbendo però parte delle onde luminose e riflettendone un'altra parte, quella che riceve l'occhio offrendo la sensazione di brillantezza.

Nello stesso modo può apparire il colore azzurro, dato che non esiste il pigmento specifico. In casi speciali la melanina penetra nella pelle in modo che la luce deve attraversare il derma, riflettere il colore e risalire alla superficie; essendo il derma leggermente giallognolo, fa le veci di un filtro e si potrà in questo modo osservare pigmenti azzurri originati nei melanofori.

Quando la guanina è ubicata molto profondamente e non sotto le squame, la colorazione che osserviamo è argentata, molti pesci infatti hanno un continuo  foglio sottodermale di iridofori lateralmente e ventralmente. Questo strato argenteo è uno strato di derma che contiene cristalli di guanina fatta di numerosi strati di cellule. Quando tutti questi riflessi sono paralleli alla superficie del corpo, il pesce appare uniformemente argenteo, se le cellule sono disposte in modo che i riflessi di cristalli siano arrangiati in modo differente, il colore dei cristalli appare scuro se visto in un modo e chiaro se visto nell'altro.

A minore profondità osserviamo la colorazione dorata o verde dorata, sempre metallizzata.

Questa è una forma di occultamento ed è contro la visuale dei predatori.

L'assenza di pigmenti da luogo all'albinismo, dove la colorazione rosata non è altro che il colore dei tessuti ricoperti dalla pelle e dalla mucosa epiteliale. Anche gli occhi non contengono pigmenti e per tanto sarà possibile vedere il loro interno, rosso per il sangue che vi irriga.

L'intensità dei colori è determinata dalla dispersione o concentrazione dei granuli pigmentari contenuti nel cromatoforo. Questo fenomeno è determinato da fattori che hanno la necessità di dissimulare la presenza di un pesce fino che sia molto evidente, per esempio nelle fasi di corteggiamento o durante l'accoppiamento.

 

MIMETISMO

Quando un pesce necessita di confondersi con l'ambiente per passare inosservato e quindi assomigliare ad un oggetto dello stesso ambiente o addirittura essere "invisibile", utilizza vari ricorsi in relazione al colore e alla sua possibilità di modificarlo.

In alcune specie questo cambio di colore può tardare alcuni secondi, in altre vari minuti  fino al caso di alcuni squali cui ritarda addirittura diversi giorni.

Questo tipo di cambi o fenomeno di adattamento circostanziale e rapido, si identifica come cambio fisiologico del colore e si produce per il movimento dei granuli pigmentari dentro il cromatoforo.

I cambi di colore fisiologico normalmente risultano da una risposta del pesce ad una alterazione delle condizioni ambientali. Essi ricevono stimoli visivi dalle nuove condizioni; da questo, essi sono abili a reagire al colore del loro ambiente modificando gli appositi pigmenti combinandoli allo sfondo ambientale.

Il pesce è allora indotto a liberare ormoni che inducono un cambio nella produzione di pigmenti. In seguito, la pigmentazione del pesce cambia adattandosi al nuovo ambiente.

Due fonti di luce sono coinvolti nei cambi di colore. Derivano dalla penetrazione della  luce sulla superficie dell'acqua e  la luce riflessa dal fondo. Il sistema nervoso del pesce sembra invece che abbia una parte a determinante nel responso. La luce dalla superficie colpisce la parte inferiore della retina mentre la luce che riflette dal fondo dell'acqua colpisce la parte superiore dell'occhio.

Il responso al cambio di colore varia da pochi secondi a ore. Un lungo periodo può essere dovuto a aumento o diminuzione del numero dei cromatofori e a generali alterazioni della pigmentazione chiamati cambi morfologici di colore.

I cambi di colore morfologici possono essere identificati in diversi stadi di vita del pesce e si possono produrre quando un pesce vive per un tempo più o meno prolungato in un ambiente inadeguato al suo colore o relazionati alle diverse esigenze che man mano vanno sviluppandosi. Se un pesce di fondali scuri è obbligato a vivere in un fondo chiaro o viceversa, rispondendo allo stimolo ambientale, al pesce aumenterà o diminuirà la sua pigmentazione, scurendo o schiarendo il tono della pelle . Alcuni giovani pesci possono presentare una determinata colorazione che poi negli adulti risulterà meno brillante o con toni più opachi in relazione agli stadi di accoppiamento o corteggiamento.

 

La colorazione, i disegni, gli ocelli e le macchie, dipendono dalla specie e dal luogo in cui abitano. Ciò esplica la ragione per la quale molte specie di diversi generi presentano colorazioni di base assomiglianti. Essendo i colori tipici di una specie un segnale per l'identificazione, sopra il colore di base si modificano disegni in forme di strisce verticali o orizzontali, raggi o macchie, che , sebbene possano essere simili fra loro nelle varie specie, non saranno mai identici.

Esempio sono i Barbus, dove il Capoeta tetrazona possiede un colore di base giallo con bande verticali nere. Il Puntius nigrofasciatus presenta lo stesso colore di base, le stesse bande verticali ma con distribuzione differente. Ciò permette ad ogni gruppo di individui di mimetizzarsi in forma simile ma senza che esista la possibilità che membri di una specie si possano confondere con membri di un'altra specie.

                         

Nell'illustrazione si possono osservare quattro specie molto vicine però con differenze nei disegni del corpo:

Capoeta tetrazona - Capoeta tetrazona partipentazoma - Barbodes pentazona - Barbodes hexazona

 

Occultamento...

I pesci usano metodi di occultamento a guardia dall'essere scoperti da potenziali predatori e prede. Ciò è più spesso facilitato da pesci che assomigliano al fondo circostante. Un comune metodo di occultamento nei pesci è una contro-ombreggiatura o, più specificatamente, una colorazione pelagica. I pesci con questo tipo di colorazione hanno fondi scuri simili al colore blu o verde dell0acqua e lati e ventre argentei. Sotto la luce del sole, il fondo del pesce e le pinne non lunghe formano ombre, un uniforme colore argento è visto su tutto il corpo e  permette al pesce di mimetizzarsi con l'ambiente.

Alcune specie hanno colori simili e disegni che si mescolano con il fondo del substrato. Altri pesci hanno la capacità di generare una generale rassomiglianza alla vegetazione (colorazione vegetale).

Uno Pterophyllum scalare può mimetizzarsi dentro la vegetazione avvalendosi delle sue scure frange verticali, i pesci che abitano i fondali di rii e torrenti limosi hanno sul dorso una colorazione simile al fondo mentre quelli che abitano fondali arenosi sono spruzzati di macchiette o puntini che si possono confondere facilmente con il fondo. Una delle ragioni per cui si incontrano poche specie albine in natura è precisamente per la facilità con cui possono essere localizzate dai predatori e l'impossibilità di mimetizzarsi.

In cattività si hanno mutazioni albine in forme più o meno regolari e gli esemplari senza pigmento possono sussistere per la cura a cui sono sottoposti da parte di chi li alleva. Lo stesso vale per le mutazioni di colore come nel caso del Nandopsis octofasciatum nella sua varietà azzurra o nello Pterophyllum sp. nella varietà dorata e siamese e tanti altri. Nessuno di questi potrebbe sussistere nel suo ambiente naturale perchè sarebbero prede facili per gli altri pesci  non potendo dissimulare come lo fanno gli altri, il loro aspetto.

 

Colorazione "distruttiva"...

Invece di provare a mescolarsi con l'ambiente circostante, altra strategia è provare a spaventare o confondere un potenziale predatore. I disegni del pesce, che vanno dalle strisce brillanti, fasce o macchie, possono funzionare come mezzo di distrazione. Le strisce dell'occhio che coprono la parte anteriore della testa o l'occhio sono comuni nei pesci. Normalmente la colorazione "distruttiva" causa i pesci a vedere "notevoli" entrambi predatori e prede, ma gli audaci disegni non derivano dai contorni del corpo e servono al reale crollo dei profili del pesce. E' appurato che un disegno separato è più che imposto sul corpo,  è particolarmente difficile da  distinguere un corpo "pianificato" del pesce e porta ad un debole senso di dove la parte anteriore del pesce è collocata.

Il possesso di larghi realistici occhi a macchia o ocelli, nella parte posteriore del pesce è un affascinante attributo. Gli ocelli facilitano nel nascondere la direzione del pesce e quindi deviano i predatori dall'inseguimento; i predatori attendono il pesce nuotare in avanti (scambiando la posizione dell'ocello con quella dell'occhio) e il pesce invece si dirige in direzione opposta.

Questa colorazione è particolarmente efficace per quelle specie di pesci che sono raggruppati insieme, per un predatore un gruppo di pesci omogeneo, con una infinità di bande e strisce mescolate insieme, può apparire come un enorme unico pesce in movimento.

 

Avvertimenti......

Un avvertimento da colorazione brillante o cospicui disegni servono per svariati propositi soprattutto nei pesci delle barriere coralline. I disegni del corpo possono anche accompagnare uno spiacevole gusto o veleno pericoloso.

Vari corsi della vita nei pesci involvono al cambio di colore. Alcune specie possono cambiare colore per segnalare stati di umore differenti; alcuni pesci impallidiscono o scuriscono nel momento di massimo eccitamento. La colorazione funziona anche come differenziazione tra i sessi e aiuta nella selezione di potenziali coppie. I maschi presentano colori più brillanti rispetto alle femmine; in alcune specie i colori e i disegni sono presenti solo durante il periodo riproduttivo per attirare le femmine, altri rituali di corteggiamento prevedono particolari danze accompagnate da cambi di colorazione.

Dato che la fisica e chimica della  colorazione è determinata geneticamente, i tratti passano dai genitori ai figli. Quindi , pesci attrattivi sono facilitati a produrre piccoli  rispetto a pesci con colorazione più debole. Ciò porterà al fatto che anche i figli saranno portati ad avere più prole e quindi trasmettere la colorazione più facilmente alle future generazioni.

 

Comportamento di pulizia......

I pesci pulitori, rosicchiano via ectoparassiti e tessuti morti dalla bocca di altri pesci, dopo che il lavoro è compiuto,  escono dalla bocca o dalle branchie del  pesce ospite che riassume la sua normale colorazione e immediatamente nuota via. I pulitori normalmente hanno colorazioni e disegni distintivi e sono facilmente riconoscibili dai pesci che li ospiteranno. I pulitori si mostrano su di una roccia o sporgenza e attendono di approcciare i pesci. I pesci ospiti assumono una particolare posizione e aprono le loro bocche per segnalare ai pulitori che possono entrarci. Piccoli gruppi di pesci possono pulire lo stesso pesce insieme.

 

 

 

 

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