INFORMAZIONI GENERALI
Introduzione.....
I primi rettili conosciuti appartenevano all'ordine estinto dei cotilosauri, che diedero origine a tutti i rappresentanti attuali e fossili della classe. Quest'ordine era privo di finestre temporali ( condizione anapsida) caratteristica che ancora conservano le tartarughe attuali. Il numero e la disposizione di queste finestre, permise di separare i rettili in quattro gruppi:
anapsidi (prividi finestre)
euriapsidi (ordine estinto) con una finestra temporale associata all'occhio parietale e squamoso
sinapsidi (ordine estinto) con una sola finestra associata con lo squamoso e il giugulare
diapsidi con due finestre temporali. Rappresentati da rettili estinti quali i dinosauri e attuali come i coccodrilli, squamati e rinocefali.
Dopo l'importante sviluppo degli annessi embrionali per cui vennero catalogati come animali amnioti, i rettili svilupparono la regione del collo (che diede più mobilità alla testa), inserzioni muscolari possenti (per facilitare la pressione delle prese), lo sterno (che unito alle costole forma la cassa toracica) e pene erettile ( per la fecondazione interna).
Oggi........
Morfologicamente, la caratteristica che più richiama l'attenzione in un rettile quando lo si osserva per la prima volta, è la sua pelle.
La sua epidermide presenta ingrossamenti che danno luogo alle squame che ricoprono tutta la pelle, costituendo una copertura continua.
A differenza dei pesci, i rettili presentano squame che non possono separarsi. La disposizione e il numero delle squame in determinate regioni corporali si utilizza nella differenziazione e classificazione delle varie specie di rettili.
Quando un rettile muta la sua pelle, il che fa che si rinnovi la sua copertura di cheratina, si rilascia solo in frammenti o in un pezzo unico.
Sotto l'epidermide, si trova il derma, formando uno strato vascolo- nervoso che spesso è ricco in tessuto connettivo. I coccodrilli presentano a questo livello un ingrossamento chiamato "osteoderma", placche ossee che rinforzano le squame cornee dell'epidermide.
Altri rettili, camaleonti e alcuni sauri, presentano cellule pigmentarie che sono regolate per stimolo di natura ormonale, nervosa (camaleonte) o per combinazione di entrambe.
Lo scheletro dei rettili presenta certe particolarità evolutive che li hanno aiutati a colonizzare la maggior parte dei biotopi esistenti nelle differenti zone biogeografiche che formano la terra. Le mandibole di molti rettili, non sono saldate all'interno, avendo la capacità di distendersi presentando cardini che permettono un maggior grado di mobilità, il che favorì determinati adattamenti evolutivi al momento di alimentarsi.
Il cranio può presentare un maggior numero di ossa rispetto ad altri vertebrati superiori e possiedono un maggior numero di ossa indipendenti (parasfenoidi e supratemporale). Per migliorare il punto di messa a fuoco verso un oggetto, alcune specie di sauri e tartarughe, possiedono ossicini esclerotici nell'occhio, come piccole placche ossee.
I rettili con denti, in generale, li rimpiazzano di continuo lungo il corso della loro esistenza, anche durante la vecchiaia, e le tartarughe presentano un accrescimento continuo nella bocca cornea. Questa caratteristica unita al fatto che alcune famiglie non presentano centri secondari di ossificazione, epifisi ossee, potendo crescere lentamente, ma continuamente durante la loro vita, fa che alcuni rettili non abbiano barriere alla longevità.
Come rinforzo delle pareti della cavità addominale, per sopportare il peso del pacco viscerale, i rettili presentano strutture ossee e cartilaginose come le costole addominali dei coccodrilli o le liste cartilaginose di alcune lucertole.
Tutti i rettili sono animali da fecondazione interna; sono animali ovipari, anche se in alcuni serpenti e sauri si ha la condizione di ovoviviparismo dove gli esemplari si formano in un uovo ma alla nascita vengono partoriti dalla madre.
Il guscio dell'uovo è ridotto, sviluppandosi una struttura come il sacco embrionale dove il sacco vitellino è la principale fonte di nutrimento.
Gli individui usciti direttamente dall'uovo presentano un dente orientato in avanti (sauri e serpenti) o una escrescenza cornea (tartarughe e coccodrilli) che li aiuta a romperne il guscio, il quale può essere di una consistenza tanto diversa, come molto dura e calcificata o flessibile e incartapecorita. Caratteristica importante è la temperatura dell'incubazione, che secondo la classe nella quale è situata, va ad orientare il sesso del nascituro.
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