P O G O N A   V I T T I C E P S

Animale appartenente alla Famiglia Agamidae, del gruppo di lucertole australiane del genere Pogona di cui sette sono le specie incluse. La più comune, la più conosciuta e apprezzata a livello amatoriale è la Pogona vitticeps; le altre specie sono: P.barbata - P.henrylawsoni - P.microlepidota - P.minima - P.minor - P.nullabor.

Nativa della zona centrale dell'Australia; a causa della sua ampia area di distribuzione, possiamo incontrare questa specie tanto in zone boscose come in regioni desertiche, aride o nella savana; è un animale che si è adattato abbastanza bene ad abitare le zone popolate dall'uomo per cui non risulta strano incontrare degli esemplari nelle vicinanze di assemblamenti umani.

 

DESCRIZIONE GENERALE

Animale diurno e terrestre, è un esperto arrampicatore che trascorre buona parte del suo tempo su pietre, rami e cespugli crogiolandosi al sole del mattino e del primo pomeriggio per assumere il caldo necessario e trasferirsi in ambiente più fresco qualora ne senta la necessità. tale controllo della temperatura corporea da far si che si possano spostare da un posto caldo ad uno più freddo e viceversa è conosciuto come "comportamento di termoregolazione". Osservando sulla testa dell'animale, nel centro dietro gli occhi, si può notare una piccola tonda squama che rappresenta "l'occhio parietale" tramite il quale l'animale può regolare il proprio tempo da trascorrere sotto la luce del sole attraverso i segnali termici degli ormoni secreti dall'organo.

Animale molto pacifico che si adatta perfettamente alla presenza dell'uomo, riproducendosi con relativa facilità anche in cattività. Il comportamento con gli altri esemplari della sua specie è territoriale per cui si stabilisce una gerarchia nella quale il maschio più forte ottiene il territorio migliore. Mantenuto in condizione di cattività favorevole può vivere anche oltre i 7 anni.

Misura più di 20 cm. di lunghezza dalla testa all'inizio della coda, la coda larga è lunga quanto il corpo per cui la lunghezza totale raggiunge i 40/45 cm.

Presenta testa e corpo massicci, con estremità robuste terminanti in dita forti che permettono di scavare e scappare con facilità. La coda è lunga quanto il corpo e particolarmente robusta. Il corpo è dorsalmente appiattito e presenta in tutta la lunghezza così come sopra tutta la gola squame fini e pungigliose che conferiscono a questo particolare e bellissimo rettile il nome di "drago barbuto".

La bocca è grande e con una forte dentizione che permette di consumare una grande varietà di alimenti; il rivestimento è di colore giallo e quando il maschio mostra la "barba" la apre in modo da esibire questa particolare colorazione. La vista è buona e presentano intorno agli occhi squame con aspetto di ciglia che hanno la funzione di evitare che la polvere e la sabbia entrino all'interno degli occhi. La colorazione varia dal marrone opaco tendente al grigio al giallo -arancio. Il maschio presenta una colorazione più scura e una struttura più massiccia rispetto alla femmina.

Durante il periodo riproduttivo questi animali gonfiano il loro mento spinoso mutando la sua colorazione in un tono più scuro per apparire più grandi e intimorire i rivali. Tutto ciò viene accompagnato da movimenti particolari della testa e la sopracitata apertura della bocca.

 

MANTENIMENTO IN CATTIVITA'

La prima considerazione per tener un animale di questo tipo in cattività è quella di possedere uno spazio sufficiente ed adeguato. I giovani possono essere alloggiati in un terrario relativamente grande in un numero che non superi i 4/5 esemplari; una sovrappopolazione potrebbe dar adito a comportamenti aggressivi da parte dei soggetti dominanti e deperimento ai soggetti sottomessi. Esemplari adulti possono essere mantenuti in coppie, in un grande terrario; pur non essendo animali particolarmente attivi, sono buoni arrampicatori e quindi l'alloggiamento dovrà predisporre di ambientazione adeguata ( tronchi distribuiti in lunghezza e in altezza sui quali gli animali possano appollaiarsi).

Come substrato si potranno utilizzare quelli normalmente in commercio: scaglie di corteccia, di pino o sabbia. Essendo un animale che ama scavare alla ricerca di cibo ed eventualmente sotterrarvisi, è consigliabile che lo strato di corteccia o di sabbia sia adeguato. La sabbia potrebbe risultare più semplice da mantenere pulita in quanto si può facilmente rimuovere la zona di sporco con una paletta ed aggiungere un ricambio di sabbia nuova. La corteccia sarà da mantenere pulita quotidianamente e andrà sostituita totalmente ogni 3 mesi.

Essenziale la presenza di una lampada luminosa riscaldante durante i mesi freddi dell'anno che dovrebbe essere focalizzata su una zona del terrario costituita appositamente per permettere agli esemplari di potersi collocare per ricevere il caldo. Non tutto il terrario dovrà essere esposto ad una stessa temperatura, dovranno esserci più zone distinte proprio perchè, come già accennato,  questi animali che amano le alte temperature devono avere la possibilità di trovare anche zone più fresche dove sistemarsi perchè nel loro habitat naturale occupano una varietà di situazioni ambientali.

La temperatura adeguata dovrà essere tra i 24°-30°C per raggiungere i 35°-40° nella zona particolarmente riscaldata. Per facilitare questo effetto gradiente, oltre a disporre il terrario in modo da ricreare diverse zone dove poter gestire l'emissione di temperatura , uno strato profondo di substrato potrà essere d'aiuto perchè l'animale scavando velocemente può raggiungere una zona meno calda della superficie in breve tempo. Importante anche la somministrazione di raggi UV-B e UV-A per aiutare la produzione di vitamina D3 necessaria per la produzione di calcio, tramite appositi tubi fluorescenti o bulbi posizionati in modo che gli esemplari mantengano una opportuna distanza.

 

ALIMENTAZIONE

Animali da potersi quasi considerare onnivori, sono molto elastici sulle preferenze alimentari. In natura consumano il 20% del loro cibo in vegetali, il resto è costituito da insetti, ragni, altri invertebrati e piccoli vertebrati come topi o lucertole.

In cattività si potranno offrire varietà di insetti ( grilli, falene, cavallette, camole) e vegetali ( meloni, banane, carote, insalata, zucchine...). Proprio perchè in natura riescono ad alimentarsi in modo così vario, gli esemplari in cattività possono essere soggetti a sbilanciamenti minerali dovuti ad una mancanza sulla dieta, quindi è raccomandabile offrire dei supplementi di calcio e di vitamine da aggiungere con regolarità al cibo. Ai piccoli e ai giovani dovrà essere somministrato cibo tutti i giorni, agli adulti 2/3 volte la settimana.

Alcuni esemplari originari delle zone vicine alle foreste possono essere sorprese a bere, ma quelle delle zone deserticole è molto improbabile. Nel terrario si può introdurre un piattino con l'acqua ma sarebbe più opportuno porre attenzione a somministrare cibo che la possa fornire in quanto l'acqua viene apportata metabolicamente dalla digestione del cibo.

RIPRODUZIONE

In Australia le riproduzioni in cattività avvengono durante i mesi caldi di settembre e marzo. L'accoppiamento avviene precedentemente al periodo più caldo dell'anno per proteggere le uova dal caldo intenso.

Gli esemplari selezionati per la riproduzione dovrebbero essere robusti, vigili e attivi. Difficile sessare gli esemplari giovani ma da adulti, dai 6 mesi in poi, pur apparendo maschi e femmine simili riguardo la costituzione del corpo (anche se spesso il maschio può presentare una testa e la "barba" più sviluppate),  guardandoli al di sotto del corpo è piuttosto facile distinguerne i sessi.

I maschi hanno un distinto settore di pori preanali tra le zampe posteriori e sacchi emipenali nell'area di sfogo.

I pori sono facilmente individuabili guardando l'animale nell'apposita zona; le sacche emipeniali sono più difficili da vedere perchè bisogna sollevare la coda dell'animale in modo tale da non infastidirlo e far si che "escano" i gonfiori.

Le femmine sono prive sia dei pori che delle sacche.

I maschi migliori per la riproduzione sono gli esemplari dominanti nel gruppo, quelli che esibiscono maggiormente le caratteristiche di corteggiamento e sono più intraprendenti nelle "relazioni sociali". Le femmine che si oppongono all'autorità del maschio dominante o ne sono intimorite dovrebbero essere destinate ad altro accoppiamento. Le singole coppie sono spesso buoni riproduttori ma, se lo spazio lo permette, è preferibile istituire un a"colonia" composta da 1 maschio dominante, 1 maschio compatibile con il primo ma sottomesso, ed un numero di femmine.

Questi animali raggiungono la maturità sessuale entro uno spazio temporale e di dimensioni piuttosto ampi; ciò dipende dal tasso di crescita e dalla genetica. la maggior parte la raggiunge entro i 15 mesi. L'aumento dei comportamenti di corteggiamento e dei rapporti sociali sono indice dell'avvenuta maturità sessuale. Le femmine possono deporre già verso i 10 mesi di età ma la maggior parte non prima dei 12 mesi.

Le femmine depongono le uova tra le 2/3 settimane dopo l'accoppiamento, producendo da 3 a 5 covate a distanza di settimane e deponendo fino a 35 uova per covata. Spesso le prime covate risultano sterili.

Le femmine possono mantenere lo sperma ma la fertilità delle uova diminuisce se non sono fecondate subito prima della deposizione. Una situazione abbastanza comune è quella di avere il maschio dominante escluso dalla condizione di riproduzione mentre le femmine sono in deposizione che esaurisca momentaneamente il suo ciclo riproduttivo, quindi è meglio avere a disposizione un altro maschio che sia pronto nel momento giusto.

Le femmine gravide vanno nutrite giornalmente e la dieta dovrà essere ricca di calcio e vitamine. Normalmente dopo la deposizione le femmine risultano molto stressate e inattive e una buona alimentazione può aiutarle a superare meglio la fase.

 

 


 

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