APPARATO DIGESTIVO
I serpenti sono completamente carnivori; il loro apparato digestivo assomiglia molto a quello dei vertebrati superiori. Ha inizio dalla bocca provvista da un epitelio ricco di ghiandole salivali e denti impiantati nella parte interna degli ossi mandibolari, privi di radici e curvi. La funzione dei denti è quella di ritenere e trascinare la preda alla gola, dato che poi verrà ingoiata intera.
L'esofago è lungo, con pareti grosse, piegate longitudinalmente e piuttosto elastico;in esso si può concludere la digestione delle prede quando sono tropo grandi da non entrare nello stomaco.
Possiedono ghiandole mucose che facilitano il passaggio degli alimenti. La ghiandola tiroidea è alloggiata dorsalmente alla trachea, poco prima del cuore. Presenti due corpi doppi del timo ubicati ai lati del collo.
Lo stomaco è relativamente corto e meno estensibile rispetto l'esofago; in esso si secretano enzimi molto potenti, capaci di digerire ossa e protuberanze cornee delle loro prede. Solo pelo, piume e denti non vengono digeriti e vengono escretati intatti.
Il fegato è molto lungo e si connette alla vescica biliare dove si trovano il pancreas e la milza. Le ghiandole surrenali si incontrano addossate alle gonadi, le loro cellule midollari si trovano disperse nel tessuto corticale.
L'intestino è corto come in tutti i carnivori e sbocca nella cloaca, le cui pareti sono incaricate dell'assorbimento dell'acqua. La cloaca si divide in tre parti:
anteriore o coprodeo nella quale si scaricano i prodotti fecali del retto
media o urodeo, alla quale arrivano gli ureteri e si aprono le gonadi
posteriore o proctodeo, dal quale passano i prodotti digestivi e urogenitali all'esterno, in una apertura trasversale.
Dalla parte media dell'addome, fino quasi arrivare alla cloaca, si incontrano un paio di corpi grassi ventrali che servono come riserva alimentare molto importante per le femmine gestanti e per i serpenti che vanno in letargo.
Il ritmo digestivo è lento e dipendente dalla temperatura. La digestione è più intensa nella parte posteriore dello stomaco dove può essere completamente digerita la parte anteriore di una grande preda, e ha inizio nella parte anteriore con il posteriore della preda alloggiata nel primo terzo dell'esofago del serpente.
Gli ofidi possiedono un paio di reni molto allungati del tipo metanefro (originati dalla parte posteriore del rene nell'embrione), ubicati asimmetricamente nel terzo posteriore del rettile. Il destro si presenta più anteriore rispetto il sinistro. I reni vertono il loro prodotto per mezzo degli ureteri alla parte media dorsale della cloaca. Il prodotto dell'escrezione negli ofidi è una massa pastosa ricca di acido urico, il quale è prodotto da un'estremità dei nefroni che sono le cellule filtranti dei reni. L'altra estremità verte l'urina agli ureteri.
I serpenti marini eliminano l'eccesso di sali che ingeriscono con gli alimenti per mezzo di una ghiandola ubicata nella parte anteriore del palato.