CHELUS FIMBRIATUS

Chi per la prima volta osserva una tartaruga di questa specie, di aspetto così particolare e di rara bellezza, crederà di star contemplando la forma vivente di alcuni rettili preistorici, dato che si tratta della forma più arcaica delle Chelonidi.

Appartenente alla Famiglia Chelidae, che conta 30 specie,  all'interno al Genere Chelus, che conta come unica specie la Fimbriatus è conosciuta più comunemente con il nome di MataMata.

Originaria del nord/centro Sud America, la si può tuttavia incontrare in altri luoghi geografici, Venezuela, Colombia, Equador, Brasile, Guyana e Suriname.

Il suo aspetto è decisamente insolito e peculiare, possiede un carapace percorso da una protuberanza nella forma di piccole sporgenze in tre file longitudinali.

Normalmente, nella bibliografia, si cita una taglia massima di 40/45 cm di carapace, il quale, unito al lungo collo, può portare ad una lunghezza totale di un metro.

Questo esemplare infatti viene normalmente incluso nel gruppo conosciuto  come "tartarughe dal colo di serpente".

Lungo collo sovrastato da tubercoli e protuberanze che aiuta l'animale a mimetizzarsi e, in caso di pericolo, ritraendolo parzialmente e piegandolo lateralmente ottiene un grado di protezione tale ovviamente diverso dalle tartarughe che possono ritrarlo completamente nel carapace.

Testa di forma triangolare il cui apice è formato da una piccola e sottile proboscide e dove sono ubicate le fosse nasali così come i piccoli occhi che sembrano indicare una vista molto più povera rispetto allo sviluppo dell'olfatto.

Il colore degli esemplari giovani è marrone scuro rossiccio che tende a opacizzarsi sul marrone verde con l'età.

IN NATURA

Pur essendo un'abile nuotatrice, preferisce vivere in acque calme e stagnanti dove vi permane più o meno immobile fino al momento in cui le si avvicina una preda che catturerà aprendo velocemente la bocca.

In cattività si sono osservati comportamenti decisamente più attivi rispetto a quelli descritti in natura. Spesso rimane sommersa in acqua facendo emergere solo le fosse nasali tramite il suo lungo collo.

ACQUATERRARIO

Dovendo scegliere dove posizionarla, la prima cosa sulla quale fare conto sono le notevoli dimensioni che potrà raggiungere l'animale adulto. Quindi bisognerà collocarla in una vasca a prova di crescita che la possa ospitare bene.

Si dovrà tenere un livello di acqua tale che l'animale possa avere accesso alla superficie per respirare almeno appoggiandosi sulle zampe posteriori.

Livello che andrà ovviamente incrementato con la crescita dell'animale.

La vasca potrebbe essere quindi sul metro di lunghezza per un totale di 120 litri partendo con un esemplare giovane.

Normalmente è preferibile una vasca con sola acqua, senza zona "terrestre" perchè raramente queste tartarughe hanno necessità di sostare in zone secche.

La vasca dovrà essere dotata di termoriscaldatore per mantenere la temperatura dell'acqua tra i 23°/28°C e di un filtro potente che la mantenga pulita.

ALIMENTAZIONE

Il tema dell'alimentazione di questa specie in cattività è piuttosto discordante: chi dice che non accetta altro che pesce vivo, altri che affermano che si può cibare con prede morte.

Avendone la possibilità sarebbe meglio somministrare cibo vivo ma si dovrebbe anche abituarla al cibo morto, alternando magari le somministrazioni. Consigliabile variare le prede e le dimensioni in relazione a quelle dell'animale.

UV

Non sono totalmente indispensabili dato che l'animale rimane quasi sempre in acqua. Se decidiamo comunque di somministrae delle radiazioni si consiglia un tubo fluorescente (meno potente di un bulbo ultravioletto) che permette inoltre di poterlo tenere sempre acceso senza pericolo per l'animale.

RIPRODUZIONE

Pur avendo notizie della sua riproduzione in cattività, non si hanno quantitativi di documentazioni utili su ciò e quindi sul completo procedimento.

Le informazioni si limitano di consigliare di disporre una zona di terra all'interno dell'acquaterrario perchè la femmina vi possa deporre le uova.

Poco si conosce anche sul dimorfismo sessuale e sull'età della maturazione sessuale degli esemplari.

Un carattere di differenziazione è che nei maschi sessualmente maturi di molte tartarughe, la coda è più grande e più lunga rispetto a quella della femmina, così come si suole indicare che il piastrone dei maschi è concavo e quello delle femmine convesso però è possibile che queste caratteristiche non siano presenti nella specie così come in altre.

Il periodo riproduttivo si estende da ottobre a dicembre, la covata è composta da un numero variabile di uova (tra  12 e 34) e l'incubazione è molto lenta, è possibile che occorrano più di 200 gg. Come ultimo dato significativo per tentare la su riproduzione in cattività, si afferma che preferiscano salire a terra e realizzare la covata in una zona secca con sabbia protetta dalla luce e dalla vista.

SITUAZIONE LEGALE

Attualmente non presente in nessun indice CITES, senza nessuna restrizione di commercio.

Pochi comunque gli "allevamenti" europei.

 

 

 

 

 

R e t t i l i

A n f i b i

P e s c i

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