C O R D I L O 

 

 

 

 

 

In Breve ..... 

Appartenente alla famiglia dei Cordilidi e alla sottofamiglia dei Cordilini, il genere Cordylus è attualmente conosciuto con 20 specie originarie del continente africano tra cui 17 endemiche del Sudafrica.

La loro zona d'origine si estende dall’estremità sud-est di Capo di Buona Speranza, dal nord al centro Africa fino all’Etiopia.

La tassonomia di alcune delle specie è ancora in fase di studio e la nomenclatura quindi sarà soggetta a cambiamenti. La distruzione dell’habitat, associata ad un commercio purtroppo esagerato, ha posto queste specie in pericolo d'estinzione; tutti i membri del genere, infatti, sono attualmente classificati in Appendice II del regolamento CITES che ha la funzione di tutelare l’esportazione e l’importazione d'animali protetti dagli stati membri della convenzione di Washington.

Sfortunatamente ciò non è sufficiente a salvaguardare gli animali che in ogni caso rimangono in balia del commercio illegale.  

 

 

 

Caratteristiche fisiche 

Tutte le specie del genere Cordylus, non differiscono particolarmente in forma o in conformazione, il fattore che maggiormente gli distingue è la dimensione.

Alcune specie vantano un corpo più spinoso di altre; le scaglie, normalmente rovesciate, sono sovrapposte e collocate in file regolari o concentriche da cui deriva il nome comune della specie di “lucertola dalla coda circolare”.

La coda, abbondantemente ricoperta di dure spine, è solitamente “lasciata cadere” involontariamente quando l’animale è in difficoltà; la coda si può rigenerare ma è difficile che possa raggiungere la lunghezza originale.

 

Riproduzione

Tutti i membri del genere sono vivipari; il numero di piccoli per femmina varia da uno a sei e le nascite avvengono comunemente in estate. I nascituri hanno spine morbide che solo più avanti con la crescita si rinforzeranno e diventeranno più consistenti.

 

Comportamento 

Animale molto attento e schivo, risulta difficile da avvicinare; molto prudente in tutti  i suoi spostamenti, utilizza il particolare ambiente roccioso di cui è originario, per nascondersi e rifugiarsi.  

 

 

 

Mantenimento in cattività......

 

L’allevamento del Cordilo risulta piuttosto facile se si considerano alcune  fondamentali necessità dell’animale.

E’ importante conoscere la provenienza dell’esemplare per ricreare le sue abitudini ambientali, le esigenze di spazio e soprattutto quelle climatiche.

 

Tutti i Cordili sono piuttosto longevi e riescono quindi a dare grandi soddisfazioni per diversi anni; riprodurli in cattività dovrebbe essere quindi un obiettivo di ogni appassionato che aiuterebbe così a mettere fine ad un commercio illegale e ad approfondire la conoscenza di un affascinante esemplare.

 

Terrario  

Le dimensioni del terrario devono essere valutate in relazione a quelle dell’animale, tenendo presente che la specie più grande raggiunge i 35 cm. di lunghezza, si può considerare una grandezza di circa 1 metro per 50 cm. di profondità e 70 cm. di altezza.

La struttura sarà in vetro con apertura frontale tramite due ante scorrevoli; sui lati saranno presenti una serie di fori d’areazione disposti in modo tale da permettere un buono scambio di aria.  Il coperchio (mobile o fisso) sarà predisposto per l’inserimento delle lampade.

 

 

L’arredo del terrario dovrà ricreare il più possibile l’ambiente di origine del vostro esemplare, quindi potrà essere roccioso o completamente sabbioso; in ogni caso dovrà essere ricco di rifugi e nascondigli.

La presenza di acqua non è di primaria importanza; si può nebulizzare l’ambiente ogni due giorni o inserire una ciotola che deve avere acqua sempre pulita.

 

Il riscaldamento e l’illuminazione sono assolutamente essenziali per il buon mantenimento.

La maggior parte delle specie vive in natura dei cicli climatici molto differenti quindi sarà necessario provvedere perché possano avere un'adeguata temperatura durante il giorno e nei mesi più caldi e un regolare sbalzo termico durante la notte e nei mesi più freddi.

La temperatura dovrà essere regolata da un apposito termostato e apportata tramite lampade (bascking spot), cavetti e rocce riscaldanti.

Per quanto riguarda l’illuminazione, importante ricreare il più possibile una luce solare e considerare i vari cicli.

 

 

Dieta  

La dieta deve essere sempre molto varia. Il Cordylus è prevalentemente insettivoro quindi gli si offriranno: camole del miele, camole della farina, cavallette, grilli, falene e ,ogni tanto, piccoli topi o cibo in scatola per rettili.

Il cibo andrà arricchito, almeno una volta la settimana, con supplementi vitaminici.  

 

 

Alcune specie......

 

Cordylus giganteus

Sicuramente il più grande e il più impressionante fra il genere; raggiunge una lunghezza massima di 40 cm. circa.

La sua distribuzione è estremamente limitata ad una zona a nord-est del Sudafrica con un paesaggio di prateria degradante.

Per rifugiarsi, scava tane lunghe da 1 a 3 metri e larghe 30-40 cm.; il fondo delle tane presenta sempre un’inclinazione verso l’alto per evitare l’accumulo di acqua durante i periodi di pioggia. Ogni tana è solitamente occupata da un solo esemplare adulto anche se le femmine possono dividerla con i piccoli.

I piccoli nascono da febbraio a marzo e misurano tra i 13 e i 15 cm. di lunghezza.

Ogni femmina partorisce solo 1 o 2 piccoli e oltretutto ad anni alterni.

La sua caratteristica di starsene “appollaiato” a prendere il calore del sole fuori delle sue tane, gli ha reso il soprannome “Sungazer” (colui che guarda fisso il sole).

Specie molto longeva, sopravvive anche 20 anni.

 

Cordylus cataphractus  

Forse la più popolare e conosciuta del genere.

La sua zona di diffusione è ristretta alla regione nord occidentale della Provincia del capo, in aree rocciose. L’habitat è molto secco anche se le piogge estive (dicembre/marzo) trasformano il territorio arido in un'esplosione di fioritura.

Durante i mesi estivi, il C.cataphractus deve sopportare temperature molto elevate (dai 35° ai 40°C) mentre in inverno possono raggiungere anche i meno 0°C.

Le dimensioni variano dai 14 ai 20 cm. di lunghezza; il dimorfismo sessuale è poco accentuato anche se i maschi tendono ad avere una gola più gialla e i pori femorali più evidenti.

I piccoli nascono in tarda estate, solo 1 o 2 per femmina e di dimensioni piuttosto   grandi.

La loro caratteristica è il particolare comportamento di difesa: se minacciate, si prendono la coda in bocca trasformandosi in una palla di spine per proteggere la loro parte più delicata e vulnerabile (l’addome) e per ferire gli eventuali predatori.  

 

 

Cordylus c.niger

Di tutte le specie è il più identificabile: dalla punta del naso alla punta della coda è di colore nero lucido e raggiunge una lunghezza massima di 20 cm.

La sua area di distribuzione è nella Penisola del capo in condizioni climatiche di forti sbalzi termici.

L’accoppiamento avviene in primavera e i piccoli nascono tra gennaio e febbraio; da 1 a 3 per femmina.

Gli adulti sono aggressivi e formano gerarchie basate su maschi dominanti  

 

 

Cordylus tropidosternum jonesi  

Piccolo membro del genere, raggiunge una dimensione totale di circa 15 cm..

La colorazione del corpo varia considerevolmente dalla zona di origine.

La sua diffusione  si estende dal Botswana al Mozambico in aree rocciose e cespugliose nelle quali ama trovare nascondigli e tane. La sua dieta consiste di insetti, larve e ragni ma, quando è la stagione , la sua aspirazione sono le termiti che risultano essere anche molto nutrienti. Durante questo periodo infatti, il cordilo ne mangia in abbondanza facendone una provvista per aumentare il suo tessuto adiposo e poter resistere meglio alla stagione invernale.

I piccoli nascono in estate, 2 o 4 per femmina di dimensioni che variano dai 4 ai 7 cm. di lunghezza.

 

Cordylus warreni

La tassonomia di questo gruppo è ancora in  fase di classificazione; attualmente sono conosciute 9 razze  distribuite in una limitata zona nord-est del Sudafrica.

La dimensione massima degli esemplari è di 30 cm; entrambe i sessi presentano pori femorali sulle cosce.

L’habitat primario è montuoso roccioso, le profonde fenditure naturali o tra le radici nodose degli alberi, sono le loro migliori tane.

Gli esemplari che vivono sulle montagne ad altezze elevate, sono spesso soggetti a prolungati periodi di pioggia, nebbia e freddo.

La dieta varia da grandi invertebrati a piccoli vertebrati.

 

Cordylus macropholis

E’ la più piccola specie del genere, raggiunge la lunghezza massima di 13 cm. con una media di 10.

Ha un corpo piuttosto circolare con forti e larghe squame dorsali.

La sua distribuzione è estremamente limitata alla costa occidentale della Penisola del Capo; l’habitat consiste in dune costiere e spiagge.

E’ un animale molto schivo che tende a rifugiarsi in tane fatte nelle dune di sabbia.

La sua colorazione muta notevolmente per permettergli di camuffarsi con l’ambiente circostante.

I piccoli nascono da aprile a maggio.

 

Cordylus vittifer

Sono conosciuti due tipi di questa specie: il C.vittifer vittifer che è il più comune ed originario del Botswana e alcune zone limitate del Sud Africa, e il C. vittifer machadoi  originario del sud Angola e Namibia.  

Entrambi raggiungono le dimensioni di 14-18 cm. ; il corpo è molto appiattito e la testa presenta una forma triangolare.

Entrambe i sessi hanno 6-8 pori femorali per coscia, tuttavia ogni tanto è possibile che siano assenti nelle femmine.

L’habitat consiste in un ambiente roccioso circondato da cespugli di vegetazione grassa.

 

Cordylus jordani

Specie ristretta ad una zona centrale del Namibia, rocciosa e collinosa con notevoli sbalzi termici durante l’anno.  

 

Cordylus tasmani

Specie  di distribuzione molto limitata nella zona est della Provincia del Capo, molti esemplari vivono nel Parco Nazionale degli Elefanti.

Raggiunge una lunghezza di 17 cm., la colorazione varia dal mogano al marrone rossiccio.

Difficile da avvicinare, vive in condizioni climatiche di grandi sbalzi termici.

I piccoli nascono in tarda estate, due o tre per femmina.

 

 

 

 

 

 

 

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