G E K K O G E C K O

 

 

 

 

 

 

Informazioni generali

 

Classificato nella famiglia Gekkonidae, subfamiglia Gekkoninae, genere Gekko, specie Gecko.

Conosciuto quasi esclusivamente come geko tokay, deve questo suo nome al caratteristico "suono" che emette che viene descritto come una sorta di "to-kay".  Particolare anche la capacità di emettere differenti tipi di suoni con molta facilità, spesso legati a discorsi di territorialità piuttosto che ad una reazione di paura, di protesta o di intrapreso corteggiamento.

 

Specie piuttosto grande, dove il maschio raggiunge una dimensione di circa 30/40 cm di lunghezza. La colorazione e il disegno del corpo sono molto particolari ed è difficile trovare due esemplari identici. Il colore di base è di norma bianco/grigio con macchie di colore che variano dall'arancione, al rosso, al marrone brillante estendendosi per tutta l'area dorsale. Tutta la colorazione tende a scurirsi col passare degli anni.

Diversamente da altri geki che hanno palpebre mobili, gli occhi del tokay non si chiudono. L'occhio presenta un nitido "occhiale" protettivo simile  a quello dei serpenti e l'esemplare riesce a mantenere le lenti sempre pulite con frequenti "leccate". Gli occhi hanno una pupilla verticale che è indicativa di queste specie di natura notturna.

Adattato ad un'esistenza principalmente arboricola, possiede particolari dita del piede "imbottite" che presentano lamelle che lo aiutano nella presa; ciò gli permette di arrampicarsi con facilità su qualsiasi superficie verticale e liscia. Le zampe sono corte  forti e la coda è semi-prensile per aiutarlo nei movimenti e negli spostamenti. La coda serve anche come mezzo di difesa e può essere auto-tomizzata o lasciata cadere quando il geko si sente minacciato ; può comunque ricrescerne una nuova per rimpiazzare quella persa.

Se il geko si sente minacciato e non può scappare può utilizzare come altra arma di difesa la bocca spalancandola e allontanando i suoi aggressori con veri e propri attacchi e morsi che possono causare serie ferite. La testa è molto grande e le mascelle molto potenti, il loro morso quindi può essere molto doloroso.

 

In relazione alla loro zona d'origine tale animale è visto come "presagio" buono o cattivo dalle popolazioni con cui vive a stretto contatto. La sua presenza o il sentire il suo suono possono significare buona fortuna e prosperità così come il ritrovamento del suo cadavere è segno di sfortuna. Ingiuriati e uccisi quindi perchè portatori di sfortuna o ben voluti perchè cacciatori di sgradevoli insetti che infestano le abitazioni. 

Molti esemplari purtroppo vengono anche uccisi (e fatti essicare) per essere venduti come portafortuna o per utilizzarne parti del corpo per curare determinate malattie; l'alto numero di esemplari utilizzati per questi scopi e quelli destinati al commercio ha, in alcune zone, diminuito notevolmente la loro presenza e se ciò continuasse, bisognerebbe pensare seriamente ad incrementarne l'allevamento.

 

Nello stato naturale, il geko tokay, è originario del nord est dell'India fino al sud della Cina, Filippine e Indonesia. Alcuni esemplari "selvaggi" si sono stabiliti nel sud della Florida, nelle Hawai e nella Martinica.

 

Mantenimento in cattività

 

 

E' uno dei geki più facili da tenere e allevare in cattività, ma, ironicamente, la maggior parte degli esemplari offerti sul mercato sono di cattura; e come tali vivono tutti gli stress degli animali di cattura:lunghi viaggi, lunghe soste in condizioni non idonee con conseguente comparsa di disturbi se non addirittura morte. Fortunatamente sono animali forti e robusti e nel momento in cui si vedono in cattive condizioni è segno di sicura sofferenza.

 

Porre attenzione a come prenderlo in mano, perchè tende a mordere per difesa e nel frattempo cercare di esaminar il suo stato di salute generale.

Nel momento in cui apre la bocca, controllare all'interno che la colorazione sia rosa brillante;tessuti particolarmente rossi o irritati  la presenza di secrezioni caseose sono sintomi di stomatite, così come un'eccessiva salivazione o la presenza di muco possono indicare infezioni respiratorie.

La pelle non deve essere raggrinzita e cadente  gli occhi devono essere limpidi e non incavati.

 

Il terrario dovrà essere di grandi dimensioni e ben sviluppato in altezza per dare all'animale la possibilità di arrampicarsi ed esplorare l'ambiente. L'ambiente dovrà essere suggestivo e ricreare il più possibile l'habitat naturale, come substrato si consigliano scaglie di corteccia di pino e come arredamento, parecchi tronchi e sugheri che lo aiutino a nascondersi ed arrampicarsi.

Per riscaldare si consiglia di utilizzare bulbi infrarossi dai 50 ai 150W tenendo conto che la temperatura diurna dovrà essere di circa 25° nella zona del terrario meno sottoposta al calore e di 30°/32° nella parte riscaldata dalle lampade; durante la notte potrà scendere fino ai 15°/18°.

Benchè questi animali provengano da regioni tropicali, non richiedono particolare umidità e stanno bene quando il livello nel terrario è del 55/80%. Per mantenerla sempre costante è sufficiente porre all'interno del terrario un contenitore con dell'acqua che servirà anche a dissetare l'animale o vaporizzare costantemente l'ambiente.

 

La sua alimentazione è piuttosto varia: si ciba principalmente di grilli, locuste, cavallette, camole e anche piccoli vertebrati, occasionalmente si può offrirgli della frutta. Una volta al mese integrare la dieta con supporti vitaminici e due volte la settimana con calcio. In presenza di femmine e piccoli è consigliabile sistemare nel terrario un piattino con polvere di calcio così che possa essere sempre a disposizione.

Può trascorrere parte della sua giornata in posizione verticale a testa in giù e può anche dormire nella stessa posizione rimanendoci per parecchi tempo; la sua attività riprende la notte.

Il maschio è territoriale ed è meglio quindi che alloggi come unico maschio in un terrario, la femmina invece può convivere con altre femmine ma in un spazi ovviamente grande e che possa risultare ospitale per tutti. Tutti gli esemplari dovranno poi essere introdotti più  meno nello stesso periodo per non destabilizzare il gruppo e tutti delle stesse dimensioni e in buona salute, un esemplare debole sarebbe presto sottomesso.

 

Riproduzione e cura dei piccoli

 

 

Il sesso di un geko tokay adulto è abbastanza facile da determinare: i maschi sono generalmente più grandi delle femmine ed hanno in generale un aspetto più robusto oltre ad avere degli evidenti fori preanali molto più pronunciati e leggere protuberanze ( emipeni ) alla base della coda. La maturità sessuale si raggiunge dai 12 ai 24 mesi.

Un geko in cattività può accoppiarsi più volte in un anno ma i cambi di stagione possono perfezionare la frequenza dei tentativi.

Molti allevatori quindi simulano il clima, abbassando leggermente la temperatura, il livello  di umidità e il fotoperiodo per 6/8 settimane. Durante questo tempo gli animali vengono alimentati molto poco; terminato il periodo "riproduttivo", le condizioni normali vengono lentamente ripristinate fino a ricreare una situazione simile alle piogge stagionali.

Il corteggiamento e  l'accoppiamento possono avvenire in questo periodo.

Nel corteggiamento il maschio emette dei vocalizzi mentre si appresta ad un potenziale accoppiamento con particolari movimenti a "sobbalzi". L'accoppiamento può essere violento ed aggressivo.

Molti allevatori vedendo femmine con svariati morsi su più parti del corpo sospettano si tratti di un'aggressione dovuta ad una sottomissione nel terrario, ma durante la stagione dell'accoppiamento indica che il tutto è avvenuto. Se la femmina presenta solo delle lacerazioni superficiali e mantiene un buon peso corporeo non bisogna preoccuparsi.

 

La femmina può deporre 1 o 2 uova di dimensioni di un biglia, dal gusci forte, da 4 a 8 settimane dopo l'avvenuto accoppiamento. Come altre femmine di geko, anche la femmina del tokay può trattenere lo sperma e quindi ottenere multiple covate dopo un singolo accoppiamento.

Appena uscite dalla cloaca, le uova sono soffici e delicate, la femmina le ricopre di terriccio, le interra aiutandosi con le zampe in un movimento molto delicato e le deposita contro ad una solida superficie. Per proteggerle ulteriormente potremo sistemare un contenitore sopra la parte di terra dove sono deposte, il contenitore dovrà essere forato per garantire il passaggio dell'aria, in questo modo, le uova non dovrebbero aderire alla superficie e quindi si potranno rimuovere facilmente per essere riposte in un contenitore appositamente preparato con substrato di vermiculite che farà da incubatrice. Il contenitore sarà posto al caldo, in un luogo buio  controllato periodicamente.

Uova incubate ad una temperatura di 28°/30°C possono schiudersi tra i 60/100 giorni; tuttavia è riportato do uova che si sono schiuse anche dopo 200 giorni.

I genitori pare si interessino particolarmente ai nuovi nati, ovviamente gli altri esemplari invece spesso considerano i piccoli come possibili prede quindi sarà meglio sistemare i nati in un apposito terrario separato.

I piccoli saranno lunghi 6/8 cm., da subito si ciberanno di micro grilli e piccoli insetti, acqua e calci a volontà. Se le condizioni sono favorevoli il piccolo crescerà senza problemi e anche piuttosto velocemente.

 

 

 

 

 

 

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