Informazioni
generali
Dopo il geco
leopardino è una delle specie più
diffuse ed apprezzate.
Diversamente però dal geco leopardino, che sul mercato è presente provenendo esclusivamente da allevamenti in cattività, buona parte dei gechi “coda conica africani” sono ancora di importazione. Gli esemplari importati sono spesso stressati, disidratati e presentano diverse problematiche. Mantenuti in cattività alle stesse condizioni dei leopardini, risultano essere altrettanto robusti, bisogna quindi sperare in un incremento degli allevamenti a discapito di queste deleterie importazioni.
Il suo aspetto è una
combinazione tra il vellutato e una ricca sottile colorazione e i suoi grandi
occhi scuri si legano ad una docile personalità che fanno di questo geco una
vera bellezza.
Conosciuto come geco “coda conica africano”, il suo nome scientifico è Hemitheconyx caudicinctus (Hemi:metà – theconyx: unghia – caudicinctus: coda conica).
Appartenendo alla subfamiglia degli Eublepharinae ha la caratteristica di muovere le palpebre ma non possiede le dita “lamellate”.
Distribuzione
Africa, dalla Nigeria al Senegal
.
Dimensioni
Il maschio può raggiungere la
lunghezza di 30 cm., mentre la femmina raramente raggiunge i 24 cm.
Sesso
Il maschio presenta una corporatura più
grande rispetto alla femmina, soprattutto per quanto riguarda le dimensioni
della testa e del collo.
Il metodo migliore però
per valutare il sesso, è quello di controllare la zona pre-anale del presunto
maschio e verificare la presenza di una serie di pori pre-anali (10-13) disposti
a forma di V associati alla presenza di particolari rigonfiamenti alla base della coda (emipeni).
Colorazione
Due tipologie di colorazione sono state
individuate tra gli Hemitheconyx
caudicinctus; quella bandata e quella con linea bianca. Questi ultimi
esemplari presentano una nitida linea bianca che attraversa completamente il
corpo nel mezzo; normalmente è un carattere recessivo che viene trasmesso da
esemplari eterozigoti.
Rara è la
colorazione, nella tipologia bandata, arancione chiaro, riscontrata in pochi
esemplari.
Come già accennato, molti fra questi
esemplari, sono importati dai paesi di origine e quindi presentano delle
condizioni di salute generale non ottimali; sono spesso stressati, indeboliti e
disidratati.
E’ necessario quindi
porre molta attenzione nella cura del loro mantenimento in cattività; a tale
proposito vi ricordiamo alcune fondamentali precauzioni da adottare.
·
Il geco deve essere sistemato individualmente in
larghi e confortevoli terrari.
·
Necessita di una temperatura costante tra i 28°-30°C
·
Deve avere sempre a disposizione cibo e acqua
·
Se l’animale non acquista velocemente peso, è
bene sottoporlo ad un esame delle feci per escludere qualsiasi tipo di infezione
gastrointestinale (piuttosto frequente in esemplari importati).
·
Se l’animale ha difficoltà a cibarsi da solo,
è possibile intervenire somministrandogli, tramite un contagocce, del
particolare cibo vitaminizzato (reperibile nei negozi specializzati) che gli
garantirà un giusto apporto calorico e
vitaminico.
·
E’ raccomandabile seguire queste precauzioni
almeno per i primi mesi di permanenza del vostro nuovo animale.
Sistemazione
Come per il leopardino,
è preferibile tenere i maschi individualmente mentre le femmine possono
convivere tranquillamente insieme.
Terrario
Di medie dimensioni con fondo di fine corteccia e ricco di rifugi che, oltre ad essere particolarmente graditi, permettono di creare particolari zone umide che potranno servire anche per la deposizione delle uova.
Temperatura
Il metodo migliore per riscaldare il suo terrario è di utilizzare una piastra o cavetto riscaldanti calibrati ad una temperatura tra i 28-33°C.
Alimentazione
Questo animale si ciba di grilli, camole e ogni tanto di piccoli topi rosa;calcio e vitamine devono essere somministrati quotidianamente tramite il cibo.
Allevamento e riproduzione
Non facilissimo da allevare; presenta spesso problemi di infertilità delle uova
e nel raggiungere il termine di maturazione.
E’ consigliabile
quindi selezionare alcune coppie sane e sottoporle ad un periodo di
pre-accoppiamento a partire dal mese di ottobre-novembre. Per questi due mesi la
temperatura sarà abbassata tra i 18-22°C e i gechi non dovranno mangiare. Terminato questo periodo, gli esemplari andranno sottoposti a particolare dieta e in ottimali condizioni per giungere al momento
dell’accoppiamento.
La femmina può
produrre due o tre covate di due uova che potranno essere poste negli appositi
rifugi all’interno del terrario e regolarmente controllate e inumidite.
Come per il geco leopardino,
la temperatura nel periodo di incubazione, gioca un ruolo fondamentale per la
determinazione del sesso, ma ciò può essere più utile a livello di grande
allevamento.
Piccoli
I piccoli sono particolarmente delicati.
Normalmente non mangiano fino alla loro prima muta (3-4 giorni dopo la schiusa);
in questo periodo devono essere tenuti al caldo e ad una costante umidità.
Dopo la prima muta possono incominciare a cibarsi con tre-quattro piccoli grilli tutti i giorni; il cibo naturalmente andrà arricchito con calcio e vitamine.
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