RHYNCOCEPHALIA

SPHENODON

Conosciuto come "tuatara"( denominazione in lingua Maori per definirlo animale con "picchi sulla cima"), unico discendente vivente dell'ordine di rettili  Rhynchocephalia, grande ordine che visse centinaia di milioni di anni fa con un considerevole numero di specie durante il Periodo Triassico, risulta l'unica specie sopravissuta durante il Periodo Cretaceo.

Per queste ragioni destano uno straordinario interesse zoologico, denominati "fossili viventi", mostrano molte caratteristiche avanzate se le si compara con i loro parenti più prossimi ora estinti ma si differenziano dai sauri in molti aspetti.

Privi di aperture auditive esterne, possiedono estensioni uncinate in alcune delle loro costole, due grandi aperture nei lati del cranio subito dietro e sopra la cavità che alberga il globo oculare e i maschi non presentano pene. Possiedono il leggendario "terzo occhio", che è parte di un organo complesso situato nella parte superiore del cervello; consiste in un cristallino, retina e connessione nervosa con il cervello, ma al principio del suo sviluppo risulta ricoperto da squame opache. Hanno un metabolismo molto lento e sono specie molto longeve, non è inusuale che vivano anche 100 anni.

Le due riconosciute specie di tuatara, Sphenodon punctatus e Sphenodon guntheri, sono originari di circa una trentina di piccole, inaccessibili, isole della costa della Nuova Zelanda. L'area geografica nella quale vivono è una difficile nicchia per qualsiasi specie, particolarmente rettile. Le isole sono generalmente ricche di scogliere, esposte a forti venti, e supportano una naturale, spesso carente, specie di vegetazione tollerante al sale e al vento. Molte isole sono solo abitate da specie di uccelli di mare che si cibano di guano. L'habitat è freddo e umido, con temperature poco elevate. La temperatura può spesso sembrare molto fredda ma questa specie è abile a mantenere le sue normali attività ad una bassa temperatura.

Animali notturni che si cibano di piccoli vertebrati, vivono in nascondigli scavati. Di colorazione grigia, verde oliva con distinte quantità di macchie; i maschi risultano più grandi delle femmine (lunghezza sui 60-70 cm.), fino a pesarne il doppio  Presentano una curiosa cresta sulla parte posteriore del collo ed un'altra che percorre la schiena entrambe con spine bianche. Le femmine presentano la cresta nel collo e nel corpo ma priva di spine. Il maschio ha un addome piuttosto stretto e la testa molto più grande rispetto alla femmina.

Presentano autotomia caudale, hanno quindi la possibilità di cambiare la coda; la parte persa ricresce con cambio di colorazione e  più corta.

Raggiungono maturità sessuale verso i 15-20 anni; la femmina depone tra le 5 e 18 uova solo una volta ogni 4 anni, il ciclo più lungo di riproduzione nei rettili. L'accoppiamento avviene tra l'estate e l'autunno (gennaio-marzo) e le uova vengono deposte tra la primavera e l'estate (ottobre-dicembre). L'incubazione dura tra i 12 e 15 mesi, con un arresto di crescita dell'embrione durante i mesi invernali. In pratica un piccolo impiega quasi 2 anni per nascere. Essendo il maschio  privo di organo sessuale esterno  la copulazione avviene attraverso la regione cloacale per contatto.

 

 

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