SISTEMA EPITELIALE E GHIANDOLARE

 

PELLE

La pelle dei rettili si compone di epidermide e derma.

L'epidermide è costituita da un epitelio stratificato piatto ampiamente cheratinizzato formato da squame. Il numero di strati dipende dalla specie e dall'area presa in considerazione. Lo strato cellulare che posa sopra la membrana basale si chiama strato germinativo; subito sopra esiste un numero variabile di strati di cellule che corrispondono allo strato spinoso dei mammiferi. A seguito inizia lo strato corneo costituito da cellule che vanno ad appiattirsi contenendo cheratina e perdendo il nucleo. Questo stato corneo si compone a sua volta di tre strati: strato di alfa-cheratina, strato di beta-cheratina, strato di "Oberhautchen".

Il derma consiste di tessuto connettivo; in alcune specie è possibile distinguere uno strato papillare, superficiale costituito da tessuto connettivo poco ricco di melanofori e uno strato reticolare più profondo integrato con tessuto connettivo denso e ricco di fibre di collagene e vasi sanguigni.

Nel caso del carapace delle tartarughe l'epidermide si compone di un epitelio pseudo stratificato cilindrico sopra il quale appoggia uno strato corneo multilaminato. Occasionalmente si possono osservare melanofori all'interno delle cellule basali dell'epidermide. Nelle aree esistenti dentro gli scudi, il numero di strati epidermici aumenta fino a tre o quattro che raggiungono il derma. La differenziazione verso le cellule formate da cheratina avviene nella zona più profonda. Sotto l'epidermide si incontra il derma costituita da tessuto connettivo nel quale appaiono impregnate strutture ossee denominate osteodermi. Gli osteodermi presentano canali vascolari e si devono considerare come ossa metabolicamente attive. Gli spazi intertrabeculari possono essere occupati parzialmente da midollo osseo.

Alcuni serpenti della famiglia Leptotyphlopidae e Colubridae possiedono corpuscoli tattili dentro le loro squame cefaliche.

Il sonaglio del serpente a sonagli si compone di tessuto epiteliale più cheratinizzato formando strutture con forma di anello osseo. La struttura è fissata da un "bastone" osteocartilaginoso che si origina alla fine della colonna vertebrale.

 

PIGMENTAZIONE

La pigmentazione dei rettili si deve all'interazione di differenti cellule. I lipofori, ramificati superficialmente, possiedono pigmenti verdi e gialli; gli allofori(sotto gli anteriori) rosati, viola o arancio e i leucofori o guanofori sono depositi intra o exTra cellulari di guanina amorfa o cristallizzata. I pigmenti anteriori sono passivi.

Sul ruolo della colorazione dipende l'azione (dispersione o contrazione) dei melanofori sub giacenti. La carenza di questo  pigmento produce albinismo.

Altri colori ( azzurro e alcune tonalità di verde) dipendono dalla difrazione della luce. Il cambio di colore invece è sottomesso a diversi controlli. Esistono controlli nervosi, che partono da un centro cefalico che causa contrazioni dei melanofori inibendoli per stimolo periferico. Esiste controllo umorale ipofisario e controllo adrenale. La luce e la temperatura talvolta influiscono; con maggiore luce e temperatura i colori tendono a scurirsi. Gli ormoni sessuali fanno si che i maschi abbiano colori brillanti e più vivaci.

SQUAME

Salvo che in poche specie, il corpo dei rettili è ricoperto da squame che sono inspessimenti e pieghe dello strato corneo, semplici rilievi epidermici totalmente differenti dalle squame dermiche dei Pesci.

Due i tipi di squame:

Le seconde possono essere di due tipi:

 

MUTA

La muta è un processo di cambio dello strato più esterno della pelle, necessaria per permettere l'accrescimento dell'animale e si produce prima dell'espulsione. Lo strato corneo di prima generazione si separa dall'epidermide di seconda generazione per lo strato intermedio, dove le cellule sono meno cheratinizzate. All'interno di entrambe gli strati circolano aria e linfa.

Il periodo di pre muta comprende opacità della cornea, diminuzione delle attività generali e dell'alimentazione. La durata di tale processo è variabile a seconda della temperatura, umidità, fisiologia e parametri individuali. La periodicità è altrettanto variabile (da 1 a 6 mesi). La muta è un'attività sottomessa al controllo ipofisario e tiroideo.

 

GHIANDOLE PARACLOACALI

Sono ghiandole di secrezione olocrina; sono formazioni a forma di sacco cieco tappezzate da cellule cubiche con citoplasma pieno di sostanze lipidiche.

 

GHIANDOLE NASALI DEL SALE

Si presentano in alcuni serpenti, specialmente marini, alcuni sauri terrestri e marini,e alcuni coccodrilli. Si trovano sotto l'epitelio della cavità nasale; sono tubi ramificati tappezzati da cellule cilindriche non ciliate o da cellule cubiche. I tubi sono separati da una matrice povera di cellule, mixoide, e poche fibre di collagene. Servono per escretare sodio, potassio e cloruro che spesso cristallizzano in depositi di sale sopra gli orifizi nasali.

 

 

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