INFORMAZIONI GENERALI

 

Pesce, animale vertebrato acquatico che tende presentare branchie nella fase adulta ed estremità che, quando presenti, adottano la forma di pinne.

Al contrario di altri gruppi di animali comunemente riconosciuti, i pesci sono un congiunto eterogeneo di gruppi che non possono essere identificati con tratti definitivi (per esempio, i mammiferi si caratterizzano per la presenza di ghiandole mammarie o pelo...); si verificano quindi eccezioni ad ogni definizione che si vada ad apportare. In generale, si da per scontato che i pesci inglobino i vertebrati carenti di mandibola (lampreda e mixino), le razze, le chimere, pesci con polmoni e pesci ossei. Questo ultimo gruppo comprende tutti gli esemplari che normalmente si identificano maggiormente con il termine "pesce".

I primi vertebrati conosciuti erano pesci senza mandibola che lasciarono resti fossilizzati nelle rocce circa 500 milioni di anni fa. Le forme più primitive erano di dimensioni ridotte (raramente superavano pochi centimetri di lunghezza) e presentavano branchie ed una serie di sacche. I primi pesci con mandibola evolsero durante il Periodo Devoniano e si convertirono nella forma dominante di vita vertebrata, in habitat marini e di acqua dolce. Gli esemplari con caratteristiche più sviluppate apparvero alla fine di tale Periodo.

 

ASPETTO ESTERNO

 

Con alcune eccezioni e varianti all'interno delle varie famiglie, la forma esterna dei pesci è comunque idrodinamica. Possono avere o meno pinne adipose, possono avere pinne dorsali intere o divise o possono variare leggermente la loro posizione e forma. Possono possedere squame di una o l'altra forma ed eventualmente le regioni del corpo saranno di maggiore o minore lunghezza.

Alcuni mancheranno di branchie nella forma che le possiedono altri, alcuni tenderanno ad un sistema di respirazione combinato e la maggior parte avrà una respirazione unica. Tutto ciò dipende dalle caratteristiche ambientali e dalle differenti forme di adattamento. Un adattamento che ha tardato molti milioni di anni e che non termina nel nostro tempo. Di base però tutti i pesci hanno un denominatore comune: possiedono lo stesso strumento biologico imprescindibile per la vita nell'acqua.

Eventualmente si producono varianti tra i pesci più antichi e quelli più moderni e spesso mutazioni morfologiche come quella dell'Hippocampus sp. o Syghatus sp. che sono differenti forme di adattamento ad un determinato ambiente.

I pesci quindi si distinguono attraverso caratteristiche esterne che in genere sono correlate alle caratteristiche interne; gli elementi principali che si considerano nel descrivere i vari generi sono:

Essendo animali specializzati per la vita in acqua, contano di strumentio unici e propri; ma spesso presentano altri che sono comuni ad altri animali. Le branchie e la vescica natatoria sono strumenti esclusivi e anche se  esistono alcuni anfibi che possiedono branchie, in generale sono esterne e mantenute solo allo stadio larvale.

 

In generale quindi i pesci presentano una forma allungata, con il corpo moderatamente piatto lateralmente e più affilato nella zona della coda rispetto che in quella della testa.

I principali tratti sono il gioco di vertebre ripetuto in serie e i muscoli segmentati che permettono al pesce di spostarsi muovendo il corpo lateralmente.

Il corpo è dotato di una serie di pinne formate da membrane con un'armatura di spine che utilizzano come mezzo di propulsione o di orientamento del movimento.

 

Nella linea dorsale, la parte superiore del corpo, possono presentare una o più pinne (pinne dorsali)(14) e , nell'estremità della coda presentano una pinna caudale (23) che è il principale organo per generare le spinte tramite le quali si muove la maggior parte delle specie.

Nella linea ventrale presentano una o più pinne anali (21) situate tra l'apertura anale e la coda. Il corpo presenta due paia di pinne laterali, le pettorali (16), che sono situate sul costato dietro gli opercoli che ricoprono le branchie e le pelvicali (18) che sono nella zona addominale tra la testa e l'apertura anale.

Pinne

Le pinne o organi di locomozione e stabilizzazione possono essere pari (ventrali e pettorali) o impari (dorsali). Quelle dorsali possono continuare nella coda. Spesso più pinne dorsali possono unirsi. Le pinne pari corrispondono alle membra degli altri vertebrati e permettono il movimento nell'ambito del mezzo acquatico. Nei pesci ossei le pinne pettorali sono unite al cranio, nei pesci cartilaginosi sono inserite nella muscolatura tramite elementi cartilaginosi indipendenti.

Con l'eccezione della pinna adiposa, tutte le altre sono sostenute da raggi ossei e cartilaginosi. Le pinne possono essere modificate in organi copulatori che permettono una fecondazione interna o in ventose.

Coda

La coda ha inizio oltre l'ano e generalmente termina in una robusta pinna caudale. la parte muscolare riceve il nome di peduncolo caudale e attua, unito alla pinna caudale, una parte importante nei movimenti e nell'orientamento all'interno dell'acqua. La forma del peduncolo e della pinna descrivono le attitudini riguardo la velocità e le facoltà motorie delle distinte specie. Nei buoni nuotatori il peduncolo è sottile e la pinna caudale è ampiamente lobulata, Nei nuotatori medi il peduncolo è corto e tozzo con pinna caudale di piccole dimensioni. La coda conduce ad una pinna anale impari (convertita in organo copulatore chiamato ganopodio in alcune specie), a volte ad una pinna adiposa e una parte di pinna dorsale.

Nei pesci ossei superiori la colonna vertebrale termina prima della pinna caudale per cui i due lobuli sono più o meno simmetrici e si ha un a coda omocerca(coda che presenta i lobi uguali fra di loro).

Nei pesci cartilaginosi la colonna vertebrale si prolunga nel lobulo superiore della pinna caudale per cui si ha la formazione di una coda eterocerca(pinna caudale divisa in due lobi diversi, il dorsale maggiore, l'inferiore ridotto).

Nella coda dificerca la colonna vertebrale si estende fino all'estremità della coda e la pinna si sviluppa simmetricamente sopra e sotto.

Forma

I pesci vivono costantemente in un ambiente che è quasi 800 volte più denso dell'aria. la morfologia del loro corpo è in funzione alla forte pressione dell'acqua. I movimenti nell'acqua sono fortemente condizionati dalla lunghezza relativa che corrisponde alla relazione fra la lunghezza del corpo e la sua massima dimensione trasversale. I movimenti sono influiti dalla frizione della superficie del corpo contro gli starti dell'acqua. se l'altezza massima del corpo di un pesce sorpassa un terzo della sua lunghezza, la resistenza che offrirà l'acqua sarà troppo grande. La frizione è direttamente proporzionale alla superficie del corpo e aumenta con la lunghezza del medesimo. Il corpo ideale non dovrebbe essere ne troppo alto e corto ne troppo lungo e sottile.

I nuotatori più veloci presentano un corpo ideale di aspetto fusiforme. I nuotatori resistenti hanno un corpo più allungato. I pesci dei fondali marini e di acqua dolce presentano una posizione dorso ventrale. i pesci piatti riposano su un lato e il loro corpo è compresso.

 

I pesci mostrano spesso grandi varietà di colori esibendo molteplici colorazioni e disegni. In generale la colorazione si presenta più chiara nella zona ventrale rispetto a quella dorsale, anche se nell'acqua alcuni sembrano mantenere un colore uniforme per via di come la luce si riflette sulla superficie. Una serie di  pesci tropicali hanno colori e disegni particolarmente appariscenti. La colorazione può servire come mezzo di riconoscimento o, e nel caso delle specie velenose, come avvertimento per i potenziali predatori. Molti pesci hanno la capacità di alterare i propri colori per confondersi con il proprio territorio (anche in acquario).

Molte specie hanno forme e organi specializzati che li aiutano a cacciare e ad alimentarsi; tra queste, molte specie abissali,  dispongono di organi luminosi per attrarre le prede o particolari organi simili a cibo che attraggono gli altri pesci che vengono così catturati.

 

 

 

 

 

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